Il sindacato UIL interviene a proposito delle scelte politiche del Governo, riguardanti il blocco della rivalutazione delle pensioni:
Prosegue la mobilitazione dei pensionati sardi contro il blocco della rivalutazione delle pensioni previsto nella legge di Bilancio 2023. Secondo i calcoli del sindacato la norma sta portando nei portafogli italiani mediamente un taglio di 450 euro al mese. A fronte di questo abbassamento degli assegni, il carovita incide negativamente sullo stile di vita del 95% dei pensionati.
Secondo la compagine sindacale la manovra del Governo, invece di lottare contro l’evasione fiscale e favorire una maggiore equità sociale, ha finito per aumentare ingiustizia sociale e diseguaglianze, generando povertà e lavoro precario.
“La Uilp – evidenzia il segretario generale della Uil Pensionati della Sardegna Rinaldo Mereu – vuole mantenere alta l’attenzione su questa ingiustizia: il taglio rivalutazione, deciso oltretutto in un momento di forte crescita dell’inflazione, interessa circa 500 mila pensionati in Sardegna. Non è possibile che ogni volta che servono risorse si vadano a prendere dai pensionati”.
In Sardegna i pensionati sono complessivamente 472.053 e prendono mediamente 804,48 euro. Con importi delle pensioni così bassi, per i pensionati sardi l’aumento del carrello della spesa incide moltissimo. A questo si aggiungono le enormi difficoltà di erogare nell’isola servizi adeguati, soprattutto nelle zone dell’interno: carenza dell’assistenza sanitaria sul territorio anche per mancanza dei medici, lunghe liste d’attesa, carenza di alcuni medicinali importanti.
In questo già problematico contesto, acuisce le difficoltà dei pensionati la forte ondata di caldo che in queste settimane sta investendo la Sardegna e vede come parti deboli proprio le persone più anziane.
Intanto – per contrastare le scelte del Governo Meloni – la Uil Pensionati ha avviato a livello nazionale cinque cause pilota contro il taglio della rivalutazione delle pensioni di importo superiore a 4 volte il Trattamento minimo Inps (pari a 2.101,52 euro mensili lordi) disposto dalla Legge di Bilancio 2023. L’obiettivo è quello di ottenere dalla Corte Costituzionale una pronuncia per sancire l’illegittimità costituzionale dell’articolo di legge che ha previsto il taglio rivalutazione.
“II Governo ha scelto di far gravare il carico dell’Irpef ancora sui pensionati e sui lavoratori dipendenti – conclude Mereu -: i pensionati della Uil Sardegna lottano e lotteranno sempre in difesa dei diritti e delle tutele verso tutti in particolare dei più bisognosi e fragili”.