Arzachena. Ad Abbiadori è tutto pronto per il gran finale: stasera si assegna la terza edizione di Italia Polo Challenge, circuito di arena polo organizzato dalla FISE che, come nei due anni precedenti, ha fatto tappa in Sardegna. A contendersi il trofeo, dalle 20.30, saranno i team di Union – che ha battuto 7-2 Natuzzi – e Petra Bianca, che ai rigori ha avuto la meglio su U.S. Polo Assn., dopo che i tempi regolamentari (che nel polo si chiamano chukker) si erano conclusi sul 4-4. Finale che sarà preceduta da quella per il terzo posto, alle 19.30, tra U.S. Polo Assn. e Natuzzi. Un polo che prova a guardare al futuro sotto diversi aspetti, a cominciare da quello tecnologico: Miguel Lagos Marmol e Therence Cusmano, due dei giocatori impegnati a Porto Cervo, sono scesi in campo con una telecamera sul casco. Una “on board” camera simile a quella indossata dai piloti di Formula 1, per far vivere l’evento da un’altra prospettiva, con le immagini che nelle prossime ore saranno diffuse sui canali social del torneo.
PROGETTO Ma Italia Polo Challenge si proietta al futuro anche per la presenza in campo dei talenti Under 17 sardi, che da giovedì aprono il programma di ogni serata con un torneo di esibizione, ma anche di preparazione, visto che due delle quattro squadre impegnate – gli Olivastri di Loiri e il PalaHorse di Golfo Aranci – saranno in campo la prossima settimana nelle Ponyadi di Arezzo, manifestazione interamente dedicata all’attività di base e in sella ai pony organizzata dalla FISE. «È fondamentale coinvolgere i giovani ma, più in generale, tutta la comunità locale, sia dal punto di vista dell’impresa che da quello della partecipazione allo spettacolo – spiega il direttore generale di Italia Polo Challenge, Adriano Motta –. Questo sport può dare tanto a livello di comunicazione e di crescita del territorio. Per noi di Italia Polo Challenge è fondamentale racchiudere tutti questi aspetti in quattro giorni di sport e cultura, e per questo ringrazio la Regione Sardegna, il Comune di Arzachena e il Consorzio Costa Smeralda».
CANTERA Il progetto della ‘cantera’ del polo sardo è iniziato due anni fa e ha portato 12 tra ragazzi e ragazze in campo ad Abbiadori: Maria Riu, Grazia Musellu, Giorgia Fasolino, Francesca Dessena, Giulia Fera, Anita Putzu, Anna Deiana, Cristian Ledda, Donatella Luiso, Flavio Masia e Giorgia Lai, a cui si aggiunge Marco Pala, che giovedì ha esordito con i “grandi”. «Lo scorso anno fu fatta una prima esibizione, quest’anno siamo passati a un torneo vero e proprio, la crescita è evidente – sottolinea Piera Monti, promotrice del progetto in collaborazione con la FISE –. Nel primo giorno di partite ho visto tanta emozione negli occhi dei ragazzi: affiancare le competizioni giovanili a quelle dei senior è la base per crescere. Loro sono in fibrillazione per le Ponyadi, non vedono l’ora di giocare e ovviamente proveranno a vincere».
I ragazzi della cantera sarda praticano anche il salto ostacoli ma, confessa Monti, «quando gli parli di polo impazziscono. Quest’anno tra l’altro è stato fatto anche un investimento economico, grazie anche al contributo delle famiglie, per l’acquisto di cavalli da polo. Un modo anche per far girare l’economia locale. Nel polo, infatti, si vanno a recuperare cavalli che non si utilizzano per il salto ostacoli o per il dressage e, tra l’altro, il nostro cavallo, l’anglo-arabo sardo, somiglia molto per caratteristiche al cavallo argentino». In mattinata, tra l’altro, l’ideatore di Italia Polo Challenge Patricio Rattagan ha tenuto uno stage sulla doma del cavallo sardo, attività che fa parte di un progetto di introduzione del cavallo anglo-arabo-sardo nel mondo del polo. Piera Monti, durante questa tappa di Porto Cervo, si è commossa due volte: nel vedere i ragazzi del settore giovanile sardo ma, soprattutto, vedendo in campo Marco Pala, suo figlio, il primo giocatore sardo in campo nella storia dell’Italia Polo Challenge.