A poco più di una settimana dal lancio, ha già superato quota 30mila firme provenienti da tutta Italia la petizione online lanciata dal Comitato Maremosso di Golfo Aranci su Change.org per chiedere di fermare il progetto di creazione di un Luxury Hotel all’interno di un’area di interesse storico e di pregio ambientale. Il caso è già arrivato in Parlamento e alla Commissione Europea. Come si legge nel testo della petizione, infatti, “il 28 giugno 2023 è stato firmato a Cagliari- negli uffici dell’ Assessorato agli Enti Locali – il contratto di concessione dell’ex stazione semaforica della Marina Militare Italiana, nella quale Guglielmo Marconi svolse il famoso esperimento che diede sviluppo alla telegrafia senza fili, dalla quale derivano la radio e tutti i moderni sistemi di comunicazione, dal radar alla televisione, alla telefonia cellulare”. “Il complesso”, prosegue l’appello, “si trova sul promontorio di Capo Figari, a 344 metri sul livello del mare, ed è inserito in un contesto ambientale di grandissimo pregio. Tutta l’area è un sito di importanza comunitaria istituito ai sensi della direttiva Habitat 92/43/CE per i tesori naturalistici che custodisce in terreni di biodiversità. Riserva Naturale e ZPS, è inserito tra siti della Rete Natura 2000 per la conservazione della biodiversità istituiti dall’Unione Europea. Il complesso è stato dichiarato di interesse culturale, storico artistico e sottoposto ai vincoli paesaggistici dal Ministero dell’Ambiente.”
Il comunicato stampa di giugno della Regione Sardegna “annuncia l’inizio dei lavori con scadenza in 36 mesi. Il progetto presentato prevede la creazione di un Luxury Hotel con spa, ristorante e idromassaggio. Ci chiediamo come questo possa essere compatibile con il contesto di grande pregio naturalistico insito a Capo Figari. Un’oasi faunistica con diverse colonie di specie endemiche e vulnerabili al suo interno dove non è possibile costruire nuove strade o ampliarne di esistenti, non sono consentiti scavi o movimentazioni di terra. Ci chiediamo come sia possibile che un bene di grandissima rilevanza storico-culturale, legato alla figura di un premio Nobel e testimonianza di un processo storico alla base della comunicazione odierna possa essere trasformato in una struttura turistico-ricettiva privata esclusiva. Ci chiediamo in che modo il progetto porterà benefici al territorio?”
“Diciamo NO e ci opponiamo alla cancellazione di questo bene storico, culturale e naturalistico”, scrivono gli autori della petizione.