“Non è importante ciò che pensano di me gli altri ma quello che sono diventato io oggi”. E’ questa la frase pronunciata da Massimiliano Avesani, ex narcotrafficante e attualmente apprezzato scrittore, alle telecamere del programma “Quante Storie” di Rai 3, nella presentazione del suo nuovo libro intitolato “Romanina”, edito da Maxottantotto.
Nel percorso umano dell’autore che si è formato artisticamente attraverso dei laboratori, durante la propria detenzione, sta il principio della scrittura creativa come forma di riabilitazione ed emancipazione sociale.
Il romanzo di Avesani, è solo uno dei titoli presenti nel progetto Juliovernia, evento a metà strada tra il reading letterario e lo spettacolo teatrale che dopo il successo al Salone Internazionale del libro di Torino, ritorna in Sardegna ad offrire al pubblico momenti di forte emotività e phatos.
Il trait d’union dei brani che verranno interpretati venerdì 21 luglio, alle ore 18.00 alla biblioteca Comunale di Ittiri, da Maurizio Pulina e dalla scuola di recitazione Actors lab, si basa sulla Pedagogia della memoria, disciplina secondo la quale, la letteratura è uno strumento terapeutico ed educativo di elaborazione del dolore e di ricerca dell’identità.
Il tema della serata, presentata dal regista Marco Demurtas che sarà accompagnata dalla musica di Lorenzo Medas, è quello del cambiamento e del significato dell’arte, come possibilità di conoscenza e crescita interiore.
Interverranno nel corso dello spettacolo, l’editor Laura Fadda, l’editore di Catartica Giovanni Fara e la scrittrice Michela Magliona, reduce dalla presentazione al Salone del libro, del romanzo “La teoria della mela”, sul tema del bullismo e dell’integrazione, col quale è riuscita a commuovere un pubblico, proveniente in prevalenza dalle scuole, creando un’importante occasione di riflessione.
Tra i promotori dell’evento la “Atile edizioni” che dopo il successo del contest letterario “Fieramente raccontiamo”, presentato sempre al Salone, leggerà alcuni dei brani dell’omonima antologia, concentrandosi particolarmente sul rapporto tra la l’espressività e le capacità evocative della sensorialità e del ricordo.
Tra i libri interpretati nel corso dello show, anche “Alice nel paese oscuro” di Leonardo Torre che affronta con grande coraggio, il tema delle insidie nel mondo del dark web e Giacomo Giacomo, del filosofo e saggista Giuseppe Pulina: un tragicomico viaggio ai tempi dell’adolescenza, alla riscoperta delle nostre manie e paure recondite.
Nello spettacolo, verrà inoltre dedicato uno spazio, alle opere di Gabriele Masala e Gunther Uckmar, scrittori self-publisher, all’autrice Federica Abozzi e alla poetessa Rosanna Sculli.
Secondo Marco Demurtas che ha presentato il progetto anche al Lingotto di Torino “Scrivere ma soprattutto incontrarsi, è importantissimo perché un libro può davvero cambiare la nostra vita e quella degli altri”. Su questa filosofia del raccontare, trasmettere ed emozionare, si basa l’intera iniziativa che proseguirà il proprio cammino, dal prossimo autunno, in diverse piazze della penisola.