Sede della Direzione Aziendale della Asl di Sassari

Sassari. “L’area che la Asl n. 1 sta per proporre alla Regione, sulla base della cartografia trasmessa dalla amministrazione comunale di Alghero, si trova a Nord Est della Città, non è soggetta a particolari vincoli, e potrà essere in grado di ospitare un unico plesso, con circa 250 posti letto, che andrà ad accorpare i due ospedali esistenti, ospedale Civile e Ospedale Marino, consentendo così di ottimizzare e accorpare ed efficientare non solo l’offerta sanitaria di medicina e chirurgia oggi resa dagli ospedali cittadini esistenti ma essere in posizione baricentrica rispetto alla viabilità ferroviaria e stradale che interessa i comuni dell’ambito territori del Distretto di socio sanitario di Alghero, del Coros, del Villanova e del Meilogu.

Il nuovo ospedale dovrà essere in grado di richiamare verso il nord Ovest Sardegna cittadini bisognosi di assistenza e cura, da un territorio più ampio dell’attuale promuovendo in questo modo anche il confronto professionale, l’interlocuzione e lo scambio di competenze e conoscenze tra strutture sanitarie regionali e nazionali di livello paragonabile”, ha detto il Direttore generale della Asl Sassari, Flavio Sensi, durante il confronto istituzionale e programmatico svoltosi questa mattina a Sassari nella sala Angioy della Provincia, in cui sono state presentate alcune analisi connesse alla fattibilità della costruzione di un nuovo ospedale Dea di primo livello nel nord ovest Sardegna nel comune di Alghero .

Le analisi condivise dal direttore generale Della Asl n. 1 costituiranno i principali contenuti del riscontro richiesto dalla delibera di giunta regionale n. 19/82 Del 1 giugno 2023.

 

“Una proposta sicuramente interessante da valutare attentamente per il bene comune e di miglioramento sociale del nord ovest della Sardegna”, ha detto Pietrino Fois il commissario della provincia di Sassari. Piena soddisfazione è stata espressa dagli amministratori comunali presenti e dal sindaco di Thiesi e Presidente della conferenza socio sanitaria della Asl di Sassari, Gianfranco Soletta, per il quale “le esigenze rispetto al passato sono cambiate e la popolazione è sempre più anziana quindi bisogna prevedere delle strutture nuove che possano rispondere maggiormente alle esigenze della popolazione, come Rsa, che potrebbero trovare spazio nei due ospedali di Alghero, una volta riqualificati”. All’incontro sassarese erano presenti gli assessore alla Sanità, Carlo Doria, e quello agli Enti locali, Aldo Salaris che hanno espresso soddisfazioni per le analisi realizzate e dei contenuti delle stesse Complimentandosi con la Asl n. 1 .

 

I due stabilimenti nel corso degli anni sono andati incontro a molteplici interventi di riqualificazione, che oggi, per ragioni logistiche, dimensionali, strutturali ed urbanistiche hanno forti limitazioni tecniche rispetto alla loro capacità di ammodernamento ed ampliamento e quindi non appaiono più idonei al conseguimento degli obbiettivi di rinnovo delle strutture Ospedaliere, richiamato dalla legge regionale 24/2020, né in termini tecnico/sanitari ne impiantistici né in termini di convenienza e sostenibilità economica. I due ospedali esistenti sono stati oggetto, con particolare riferimento agli ultimi anni, a rilevanti investimenti, ancora in corso di completamento, che hanno consentito/consentiranno nel breve termine un buon ammodernamento delle sale operatorie esistenti, della diagnostica per immagini e di laboratorio, dei reparti di ricovero per acuti e in day hospital e di ambulatori specialistici che sono importanti ed essenziali per raggiungere l’importante obiettivo di conseguimento dei requisiti di autorizzazione all’esercizio e di accreditamento per la erogazione dei servizi di cura in sicurezza e in ottica di miglioramento continuo della qualità erogata e percepita dalle persone assistite. I due Ospedali esistenti hanno un forte limite derivanti da essere costruzioni completate decine e decine di anni fa caratterizzate da propria natura intrinseca di opere in muratura e impiantistiche che non consentono di avvicinarsi ai moderni e attuali criteri di Edilizia ospedaliera neanche se oggetto di profonde e costose ristrutturazioni. Dalle analisi tecniche, impiantistiche, energetiche, tecnologiche e dagli attuali standard dei percorsi di diagnosi, ricovero, cura e riabilitazione, emerge nettamente la necessità urgente di procedere come da art. 42 comma 1 della legge alla sostituzione delle strutture ospedaliere mediante la realizzazione di nuovi presidi ospedalieri di moderna concezione architettonica e funzionale in grado di realizzare una migliore efficienza ed efficacia delle prestazioni sanitarie”, ha concluso Sensi.