Tutto pronto in Riviera del Corallo dove cresce l’attesa per il ritorno, dopo 33 anni di assenza, del Festival della Canzone Algherese. Sarà la 14esima edizione, accolta sullo splendido palco incastonato tra le antica mura del Quarter, nel centro storico algherese. 42 canzoni, delle quali 18 in gara con altrettanti artisti, si sfideranno per ricevere l’apprezzamento del pubblico e della giuria di esperti che decreterà il vincitore. L’ultima edizione nel 1990 era stata vinta dall’artista Antonello Colledanchise. Sono questi i grandi numeri del Festival della canzone Algherese, edizione del 2023 presentata questa mattina a Porta Terra nel corso di una partecipata conferenza stampa alla presenza del sindaco Mario Conoci, del presidente della Fondazione Alghero Andrea Delogu, dei referenti dell’associazione culturale omonima che organizza l’atteso evento, Antonio Udda e Gianni Loi, lo storico rappresentante Franco Simula e la conduttrice Pinuccia Sechi, che insieme a Pierpaolo Sanna condurrà l’evento. “E’ un festival che vanta una tradizione antica e merita di essere valorizzato per ritornare ai fasti di un tempo. Proprio attraverso la canzone molti algheresi hanno imparato la lingua, tenendo viva una tradizione che in città è sempre stata molto forte” ha sottolineato il sindaco Mario Conoci, complimentandosi con l’associazione che da qualche tempo si è impegnata e ha lavorato con tenacia per riproporre uno spettacolo dal grande valore identitario. Di nuovo evento che va ad arricchire un’offerta culturale già di grande qualità ha parlato Andrea Delogu. “Orgogliosi di poter ospitare all’interno del ricco cartellone estivo il festival dal forte richiamo identitario – ha detto Delogu. Due giornate intense dove “algheresità” e “catalanità” riscoprono e mettono in mostra l’anima più profonda e tradizionale del territorio”. Quattro gli ospiti speciali delle due serate, dove i diciotto artisti avranno l’opportunità di presentare al pubblico i brani in gara: I Bertas, Paolo Dessì, Sabor Flamenco e Animas.

INTERVISTA AL SINDACO MARIO CONOCI E AL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE ALGHERO ANDREA DELOGU