Ha avuto il via libera di tutti i Presidenti delle Regioni insulari – Corsica (Francia), Isole Baleari (Spagna), Creta e Isole Ionie (Grecia), e del Ministro per gli Affari di Gozo del Governo di Malta – la dichiarazione politica per l’istituzione di una task force inter-istituzionale per i diritti delle Isole di cui è stato promotore il Presidente della Regione, Christian Solinas, che ora l’ha portata all’attenzione dei vertici delle Istituzioni europee. L’obiettivo è porre la dimensione insulare al centro del dibattito istituzionale e dei principali documenti programmatici della UE.
Richiamando la recente risoluzione del Parlamento europeo, e sulla base delle interlocuzioni avviate per portare il tema insulare nell’agenda dei lavori del Consiglio dell’Unione europea durante l’imminente presidenza di turno spagnola che inizierà il 1° luglio, il Presidente Solinas si è rivolto ai vertici delle istituzioni della UE per chiedere sostanziale attenzione ai temi sollevati e il sostegno alle richieste avanzate. “La Regione Sardegna è impegnata in un lavoro continuato, deciso e costante che punta a dare voce alle Isole e ottenere, a livello europeo, politiche adeguate che tengano conto delle esigenze e dei diritti dei territori”, ha detto il Presidente.
In particolare, l’iniziativa regionale che ora è arrivata sul tavolo dei vertici delle Istituzioni Ue, mira a “istituzionalizzare” la questione insulare nelle politiche europee attraverso l’istituzione di una task force inter-istituzionale composta da rappresentanti del Parlamento europeo, della Commissione europea, del Comitato delle Regioni e del Comitato economico e sociale. L’obiettivo, in sostanza, è dare un assetto di governance all’interno della Commissione europea che tenga conto delle realtà insulari e favorisca l’integrazione della dimensione insulare nei documenti di studio realizzati dalle istituzioni UE che preparano i processi di formulazione delle politiche europee.
“In Europa mancano dispositivi giuridici specifici in grado di recepire e tradurre in fatti concreti le esigenze dei cittadini delle regioni insulari, oltre 20 milioni di cittadini che distribuiti in ben 13 Stati membri rappresentano il 5% della popolazione europea – ha proseguito il Presidente Solinas – Manca un approccio strategico per affrontare i problemi strutturali derivanti dalla discontinuità territoriale dal continente, che impattano significativamente sulle condizioni economiche dei cittadini e delle imprese dei nostri territori. Tenere viva la voce delle Isole d’Europa – evidenzia il Presidente – e cercare soluzioni a questioni che impattano nel nostro vivere quotidiano è un obiettivo che ci siamo dati e che ci vede protagonisti di importanti iniziative a livello europeo”.
Le istanze dei territori insulari saranno al centro del forum delle Regioni insulari in programma il prossimo ottobre a Bruxelles, in cui i vertici politico-istituzionali delle Regioni insulari europee appartenenti al partenariato interregionale di cui la Sardegna è capofila si confronteranno con eurodeputati, rappresentanti della Commissione europea, membri del Comitato delle Regioni e personalità politiche rappresentative di altri territori insulari della UE.
Da diversi anni la Regione è impegnata a promuovere a Bruxelles l’attuazione del principio di insularità nelle politiche e nella legislazione della UE, che ha trovato pochi mesi fa uno storico riconoscimento nell’ambito del dispositivo europeo che regolamenterà la decarbonizzazione del trasporto marittimo, ottenendo esenzioni all’applicazione della normativa europea che permetteranno di evitare rincari nelle tariffe per le rotte oggetto di oneri di servizio pubblico che operano nei collegamenti da e per la Sardegna.
Per la prima volta è stata quindi applicata una sorta di ‘clausola di insularità’ in un settore di importanza strategica per le imprese e le famiglie sarde, come ha sottolineato il Presidente Solinas a marzo subito dopo l’accordo sulla proposta di regolamento europeo sull’uso di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio (il FuelEU Maritime) che per la Sardegna prevede appunto esenzioni temporanee per le rotte Genova-Porto Torres, Civitavecchia-Arbatax-Cagliari, Napoli-Cagliari-Palermo e Civitavecchia-Olbia.