“La proposta della vergogna: un’offesa nei confronti di tutte le donne, un’idea dall’impronta maschilista e reazionaria che denota la scarsissima sensibilità di un assessore e in particolare di un medico. L’ultima trovata dell’assessore alla Sanità, Carlo Doria, il quale ha proposto di posticipare tutte le ricostruzioni al seno dovute ad intervento per tumore, è scioccante, grottesca, offensiva oltre ogni limite. Come può un assessore alla Sanità, bacchettato dalla Corte dei Conti che proprio oggi certifica gli scarsi risultati della Sardegna sull’abbattimento delle liste d’attesa, proporre soluzioni spicciole e vergognosamente discriminatorie. Si dovrebbe soltanto vergognare”.
Questo l’intervento della consigliera regionale del M5s Desirè Manca alla luce delle recenti dichiarazioni dell’assessore Doria in merito all’abbattimento delle liste d’attesa.
“Come può l’assessore Carlo Doria – prosegue la consigliera – decidere che le donne che lottano contro un male terribile debbano continuare a soffrire per la menomazione del proprio corpo? Come può un uomo, un medico, decidere che per salvare la faccia del proprio assessorato decine di donne debbano andare incontro ad un destino infelice, magari di depressione. Chi garantisce all’assessore che la spesa sarà minore nel lungo periodo?”
“Tutti gli esperti – ricorda Desirè Manca – concordano sul fatto che la ricostruzione diretta per un carcinoma mammario sia un intervento fondamentale in quanto diminuisce l’impatto psicologico dell’operazione, facilita il processo di guarigione”.
“La media di 70 giorni di attesa dopo la diagnosi di tumore alla mammella per essere operate è altissima. E sul fatto che sia inaccettabile dover attendere oltre due mesi per l’operazione non ci sono dubbi. Una realtà che riguarda tantissimi interventi e che oggi viene certificata dai numeri della Corte dei Conti: la Sardegna al primo gennaio 2022 contava oltre 19 mila ricoveri programmati e ad oggi si è riusciti a recuperarne solo il 29%. La nostra Regione non è stata capace di spendere oltre 10 milioni di euro destinati all’abbattimento delle liste d’attesa. Quale soluzione propone l’assessore Doria? Colpire le donne. Si vergogni”, conclude.