Sassari. Stamattina la Giunta comunale ha completato l’iter preliminare per restituire l’ex colonia campestre e il suo immenso polmone verde alla collettività, con l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento per la sistemazione dell’oliveto, aree verdi e recinzione dell’ex Colonia Campestre. Un passaggio da 900mila euro che consentirà, dopo l’approvazione del progetto esecutivo, di arrivare all’affidamento dei lavori. Il progetto è stato affidato all’agronomo Candido Maoddi. Si lavorerà sul recupero degli antichi alberi di ulivo già presenti e sul completamento della recinzione. Sono previsti inoltre un’area giochi, percorsi vita e naturalistici.
Tutto il progetto di riqualificazione, curato dal settore Lavori pubblici, era stato diviso in quattro fasi: sistemazione punto di ristoro (edificio ex circoscrizione) e giardino verso via Savoia, completamento dell’ala nuova e ristrutturazione ala vecchia degli uffici dei Servizi sociali, riqualificazione oliveto, aree verdi e recinzione e restauro dell’edificio vincolato su via Zara. Si tratta di 16 milioni ottenuti dall’Amministrazione comunale per investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. La Giunta, nel partecipare al bando del ministero dell’Interno, aveva individuato nell’area della Ex Colonia Campestre il luogo dove concentrare le risorse economiche ed umane per aprire alla fruizione dei cittadini una vasta area periurbana in parte olivetata, attraverso il recupero sia delle aree libere che degli edifici presenti e in parte già utilizzati. La proposta permetterà alla comunità di riappropriarsi e di rivivere nuovamente gli spazi così rigenerati, con evidenti miglioramenti nella qualità della vita e nella sfera sociale, culturale e ambientale, limitando il consumo di territorio a tutela della sostenibilità ambientale. Il programma di interventi, nel suo complesso, non si limita alla mera ristrutturazione degli edifici ma contribuisce a rendere il quartiere, e quindi la città, maggiormente sostenibile e più a misura d’uomo, migliorando la qualità del decoro urbano ed ambientale e contrastando, altresì, i fenomeni di marginalizzazione e di degrado sociale. L’intervento ha l’obiettivo di restituire alla collettività uno spazio per troppi anni in condizione di assoluto degrado e abbandono.
Il 23 maggio, la Giunta aveva approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il restauro dell’edificio vincolato su via Zara, da destinare a uffici, del valore di quasi 6 milioni e mezzo, della cui redazione è stato incaricato lo Studio degli architetti Cenami Simonetti Ticca. È stata avviata anche la procedura negoziata per l’appalto integrato. Il 3 maggio è stato invece approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica, redatto dall’ingegner Aldo Sini, per il completamento dell’ala nuova dell’ex scuola e la ristrutturazione della vecchia, attualmente occupata dal Settore Servizi sociali. È già stato pubblicato il bando di gara per l’appalto integrato, con scadenza il 5 giugno. Per quest’ultimo intervento sono stanziati più di 8 milioni.
Intanto procedono, come da cronoprogramma, i lavori di riqualificazione dell’edificio ex circoscrizione nella colonia campestre che diventerà un punto di ristoro. Sarà dato in gestione al momento del completamento dei lavori, per non rischiare di rigettarlo nelle mani dei vandali. Il cantiere, da 550mila euro sta interessando anche il giardino circostante.