Cagliari. La prima edizione del Sardegna Open, evento premium della neonata categoria ATP Challenger 175, avrà una delle migliori finali possibili. Domenica alle 15, a battagliare per il titolo sulla terra battuta del Tennis Club Cagliari ci saranno il francese Ugo Humbert e il serbo Laslo Djere: il primo, classe 1998 da Metz e n.77 Atp, è uno dei tennisti dai trascorsi più prestigiosi fra quelli giunti a Monte Urpinu; mentre il secondo, 27 anni da Senta e n.70, ha un rapporto meraviglioso con la Sardegna, dove ha giocato due delle sue quattro finali nel circuito maggiore Atp, vincendo la prima nel 2020 a Santa Margherita di Pula. Per questo, il duello fra i due promette uno spettacolo in linea con quello visto nelle semifinali, ricchissime in termini di qualità del tennis mostrato sul Centrale. Il primo a meritarsi un posto all’ultimo atto è stato Humbert, che nel pomeriggio ha superato per 6-2 7-6 Daniel Elahi Galan, al termine di un match dominato fino al 5-2 del secondo set e poi complicatosi tutto d’un tratto. Il francese ha iniziato ad accusare la fatica della maratona di 4 ore e 13 minuti di venerdì, e dopo aver mancato un match-point sul 5-3 si è lasciato riacciuffare dal colombiano, bravo a sbagliare poco nel momento del bisogno. Ma a Galan non è riuscita l’ennesima rimonta vincente, perché nel tie-break Humbert è tornato (meritatamente) padrone del match: ha allungato subito e ha difeso il vantaggio fino al successo, siglato con una finezza a rete.
Djere l’ha invece raggiunto in serata, sconfiggendo in rimonta (3-6 6-3 6-4 il punteggio) lo statunitense Ben Shelton e dando una delusione al pubblico di Monte Urpinu, che da giorni aveva adottato il talento di Atlanta come proprio beniamino. Il mancino classe 2002 le ha provate tutte per conquistare la sua prima finale in carriera sulla terra battuta, ma proprio la maggiore abitudine del rivale a giocare sul rosso si è fatta sentire. In particolare nella fase decisiva dell’incontro: Shelton è stato il primo ad allungare nel terzo set, portandosi sul 3-1, ma poi ha pagato la troppa fretta, finendo per perdere cinque degli ultimi sei giochi dell’incontro. Colpa, in parte, della grande solidità di Djere, che ha spinto lo statunitense a cercare di uscire dallo scambio con soluzioni un po’ forzate. Una strategia che non ha dato i risultati sperati. In attesa di vedere come andrà la finale, Djere in Sardegna si è già preso un primo riconoscimento: è il premio Fair Play della Città Metropolitana di Cagliari, votato da una giuria di giornalisti accreditati al torneo e consegnatogli in campo dal sindaco Paolo Truzzu, per i meriti mostrati nel corso della settimana dal punto di vista umano, nel rispetto delle regole, degli avversari, degli ufficiali di gara e del pubblico. Oltre alla finale del singolare, domenica al Tc Cagliari ci sarà anche quella del doppio, alle ore 12. A contendersi il titolo due coppie di specialisti: gli argentini Gonzalez/Molteni e gli austriaci Erler/Miedler. Ulteriori informazioni sul sito www.sardegnaopen.com e sulla pagina Instagram @sardegnaopen.
RISULTATI
Singolare. Semifinali: Ugo Humbert (Fra) b. Daniel Elahi Galan (Col) 6-2 7-6, Laslo Djere (Srb) b. Ben Shelton (Usa) 3-6 6-3 6-4.
Doppio. Semifinali: Gonzalez/Molteni (Arg) b. Cash/Patten (Gbr) 6-3 6-3, Erler/Miedler (Aut) b. Arends/Tsitsipas (Ned/Gre) 7-6 7-6 (giocata ieri).
IL SARDEGNA OPEN DAL VIVO – È ancora possibile acquistare i biglietti per assistere alle finali del Sardegna Open sulla piattaforma TicketOne (https://www.ticketone.it/artist/sardegna-open/?affiliate=LLG), con uno sconto del 20% sul singolo biglietto per i tesserati della FITP.
IL SARDEGNA OPEN IN TV – La finale di singolare del Sardegna Open sarà trasmessa in diretta sul canale della FITP, SuperTennis Tv. È il primo evento a inaugurare l’utilizzo da parte del canale della tecnologia HbbTV: una funzione, presente sulle Smart TV di recente fabbricazione (e connesse a internet), che al 64 del digitale terrestre permette agli appassionati la visione di canali supplementari “paralleli” a quello principale.
Nell’immagine: Ugo Humbert
Credito foto: Francesco Panunzio