“Dopo l’incontro della scorsa settimana a Barumini, questa di Isili è un’altra occasione pubblica per manifestare il dissenso sull’installazione di alcuni impianti eolici nei territori che hanno convocato questa assemblea, dove, infatti, sono stati depositati una ventina di progetti. Seppure siano in gran parte di competenza della Commissione di valutazione nazionale, comunque necessitano di un parere obbligatorio della Regione, anche se non vincolante”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, questa mattina ad Isili nella riunione organizzata dai sindaci della Comunità montana Sarcidano – Barbagia di Seulo e delle Unioni dei Comuni della Trexenta e della Marmilla.
“L’Amministrazione regionale – ha aggiunto l’assessore Porcu – è convinta che qualsiasi processo di pianificazione sulla dislocazione degli impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile debba partire dal basso, tenendo conto delle istanze e delle peculiarità dei territori interessati. Perciò, per ogni istanza presentata, il competente Servizio dell’Assessorato verifica il puntuale coinvolgimento delle Amministrazioni locali, anche nelle procedure di competenza statale. Che l’Amministrazione regionale sia fortemente sensibile alla tutela del patrimonio archeologico, storico e paesaggistico della Sardegna lo dimostra anche il parere negativo fornito sull’installazione ipotizzata vicino al complesso ‘Su Nuraxi’ di Barumini, unico sito Unesco attualmente presente in Sardegna”.
Sempre oggi, la Giunta regionale ha approvato due delibere che, sulla base delle istruttorie svolte dagli uffici del Servizio Via dell’Assessorato, esprimono parere negativo sulla compatibilità ambientale di due impianti eolici nei Comuni di San Basilio e di Luogosanto: “Ritengo giusto che la Sardegna sia chiamata a fare la sua parte nel programma di transizione energetica nazionale, nell’interesse complessivo della Nazione, ma questa attività non può prescindere dalla concertazione territoriale, anche al fine di preservare, quanto più possibile, il territorio che, nella nostra Isola, può e deve essere destinato preliminarmente allo sviluppo agricolo, pastorale e turistico”, ha concluso l’Assessore dell’Ambiente