Continua il tour di Visione sarde, la rassegna di cinema dedicata ad autori sardi o a film ambientati in Sardegna. La Finlandia, dopo la serata di Turku avvenuta il 16 marzo, conferma l’interesse per il giovane cinema sardo fissando un secondo incontro per il 18 aprile a Tampere. L’evento è co-organizzato dalle Associazioni Dante Alighieri di Turku e Tampere. ll terzo appuntamento avverrà, invece, a Yväskylä in data 16 maggio.
La Dante di Tampere opera dal 1940 nell’ambito della Società internazionale Dante Alighieri con la missione di promuovere la Cultura e la Lingua Italiana. L’associazione, presieduta da Kirsti Koski, porta molto bene i suoi 80 anni e continua a dar vita a eventi e manifestazioni di sicura qualità.
La serata cinematografica del 18 aprile partirà alle 18:00 presso la Metso Main Library, Kuusi-sali. Le pellicole nella versione originale (italiano e sardo) con sottotitoli in inglese saranno presentate da Jenni Lehtonen della Dante Alighieri di Turku.
La rassegna itinerante Visioni Sarde, nata sotto l’egida della Regione Autonoma della Sardegna, è sostenuta dalla Fondazione Sardegna Film Commission e dalla Cineteca di Bologna. La distribuzione è resa possibile dalle associazioni “Visioni da Ichnussa” di Bologna e ” Antonio Gramsci” di Torino.
Questo il programma.
12 Aprile
Si parte con il cortometraggio “12 aprile” firmato da Antonello Deidda. Cagliari è raccontata in puro cagliaritano in due versioni diametralmente opposte: una invasa dalla festa e unita dal senso di appartenenza sportiva e comunitaria e l’altra completamente desolata, dove prevale la distanza di sicurezza e la paura del virus. Tra gli interpreti l’indimenticabile e simpaticissimo Giampaolo Loddo scomparso all’età di 91 anni.
Fradi miu
Il secondo film in cartellone è “Fradi miu” di Simone Contu. Antonio è un pastore che vive nelle montagne della Sardegna con il suo gregge di capre. L’apparente tranquillità dei suoi giorni viene sconvolta quando ha finalmente la possibilità di vendicare il fratello, ucciso tanti anni prima davanti ai suoi occhi.
La Venere di Milis
Quindi sarà la volta di “La Venere di Milis” opera prima di Giorgia Puliga. È una commedia giallo-rosa che prende le mosse dal ritrovamento di una “Venere sarda”. La storia si dipana tra tentativi di imboscamento da parte di Tonio, agricoltore rassegnato interpretato da Angelo Orlando, equivoci e momenti di suspense, con le donne del passato lontano o quelle del presente, sempre forze motrici del destino degli uomini.
Mammarranca
A seguire “Mammarranca” un cortometraggio di Francesco Piras. Giovanni e Michele hanno undici e nove anni e vivono a Sant’Elia, un quartiere popolare nella periferia di Cagliari, un anello di palazzoni lontani dalla città. Un piccolo mondo ai margini, sorto vicinissimo al mare e lambito da un canale chiamato Mammarranca. La vita dei due bambini sembra improvvisamente poter cambiare quando il biglietto vincente di un gioco a premi finisce in modo rocambolesco nelle loro mani.
Santamaria
Subito dopo sarà proiettato “Santamaria” di Andrea Deidda. Il corto, presentato in sardo, ricostruisce la storia di Raimondo Gaviano, celebre pugile di Seui che con coraggio e fatica coltiva il sogno di diventare pugile professionista. Finte, diretti e montanti svelano la potenza dei sogni di un boxeur ragazzino.
Senza te
Seguirà “Senza te” un’opera di Sergio Falchi. Senza te può significare tante cose: una tavola apparecchiata per due con cura, una brezza primaverile nella quale il bucato sventola o un comò adornato con tante foto d’epoca. Il ritmo lento consente di assimilare la profondità del tema, e i particolari aiutano nell’immedesimazione e nell’attribuzione del proprio personale significato. Protagonista l’indimenticabile Giampaolo Loddo, scomparso subito dopo le riprese.
Una splendida felicità
Chiuderà la serata “Una splendida felicità” un film di Simeone Latini. Eleonora ha 16 anni ed è pietrificata da ciò che sta accadendo. Più il virus si diffonde, più la paura paralizza la sua vita di adolescente con la famiglia e gli amici. Troverà la forza rifugiandosi nella poesia e in lei risuoneranno le parole di conforto e incoraggiamento della nonna. Il cortometraggio è interpretato dai giovani studenti del Collegio Sant’Efisio di Cagliari.