I Vigili del Fuoco pronti allo sciopero regionale: “Stanchi di lavorare e non esser pagati”. Riceviamo e diffondiamo le ragioni che il Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco CONAPO rende note riguardo lo stato d’animo e il malumore del personale operativo delle sedi della Regione Sardegna:
I motivi che suscitano tensione spiega Pietro Nurra Segretario Regionale del CONAPO sindacato autonomo dei vigili del fuoco, sono i mancati pagamenti per le ore di straordinario rese dal personale operativo già da oltre un anno, ore lavorate dai vigili del fuoco al fine di garantire il dispositivo minimo di soccorso a seguito delle assenze dei colleghi ammalati di Covid, per il quale è stato disposto il richiamo in orario straordinario di personale in turno libero, squadre che hanno continuato durante la recente pandemia; a garantire e svolgere gli interventi di soccorso per le varie chiamate di aiuto della popolazione.
A questo si aggiungono le ore di straordinario lavorate e non ancora retribuite per il potenziamento in convenzione con la Regione Sardegna per la campagna antincendi della scorsa estate, volta a contenere gli incendi che aumentano e si sviluppano nel periodo estivo e che, oltre ad intaccare il nostro patrimonio boschivo, mettono a serio rischio negli incendi di interfaccia la salvaguardia di case, zone agricole e industriali”. Una situazione definita dal sindacato CONAPO inaccettabile e non più procrastinabile, che si auspica venga risolta in tempi brevi. Diversamente il delicato stato di tensione a cui stiamo assistendo non potrà che peggiorare, fino a sfociare nello stato di agitazione e sciopero dei lavoratori interessati.
“Ѐumiliante per tutti i lavoratori il comportamento che la nostra amministrazione Centrale sta riservando ai propri dipendenti, nella mensilità di febbraio (prosegue Nurra) abbiamo avuto colleghi che a seguito dei conguagli a debito dell’imposta sul reddito, i quali hanno comportato l’emissione di buste paga di importo considerevolmente ridotto, e in alcuni casi in prossimità dei limiti di legge per le trattenute eseguite, l’amministrazione si è attivata per chiedere la rateizzazione degli importi, naturalmente salvaguardando l’applicazione dovuta agli interessi”, interessi che sistematicamente quando si tratta di pagamenti di arretrati al personale non vengono mai applicati, in pratica due pesi e due misure sempre a danno del dipendente”.
La misura è ormai colma e il personale è pronto a manifestare il proprio disagio se non avranno seguito le remunerazioni per le ore lavorate e non ancora pagate da oltre un anno conclude Nurra.