Con il brusco abbassamento delle temperature con possibilità di gelate notturne in pianura e i violenti temporali è allarme meteo anche per le coltivazioni in fiore come peschi, albicocchi e ciliegi che ora sono particolarmente sensibili al freddo con il rischio concreto della perdita dei futuri raccolti. L’allarme è della Coldiretti in riferimento agli effetti dell’aria polare in arrivo dalla Norvegia nella settimana Santa. Una spallata di freddo che arriva infatti dopo un inverno che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare una temperatura superiore di 1,21 gradi la media storica ma l’anomalia è addirittura di 1,38 gradi in più al nord sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr che rileva le temperature in Italia dal 1800. La pioggia – continua la Coldiretti – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine aumentano i danni.

I temporali si abbattono, infatti, su una natura in tilt con le coltivazioni ingannate dal clima che – sottolinea la Coldiretti – si sono svegliate e predisposte alla ripresa vegetativa ma si registra anche la maturazione in anticipo delle primizie che sono ora potrebbero essere bruciate dal gelo. Una situazione che rischia di aggravare la situazione di difficoltà del settore agricolo con circa 300mila imprese agricole che – precisa la Coldiretti – si trovano nelle aree più colpite dalla carenza di precipitazioni dall’emergenza siccità nel bacino della Pianura Padana dove nasce quasi 1/3 dell’agroalimentare Made in Italy e la metà dell’allevamento.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.