Riceviamo e diffondiamo la replica della capogruppo del Pd nella commissione Politiche europee al Senato, Tatiana Rojc, la quale interviene dopo le dichiarazioni di Salvatore Deidda, deputato FdI, il quale ha accusato il Pd di aver “sempre ignorato” la proposta di legge per la ratifica della Carta europea delle lingue regionali e minoritarie:
“Bisogna ringraziare chi ha fatto cadere il governo Draghi se la Carta europea delle lingue minoritarie non è ancora legge dello Stato: il Pd non ha ignorato nulla e anzi non eravamo mai arrivati così vicini all’approvazione della ratifica. L’on. Deidda sa che aspettiamo dal 1998 e che da allora hanno governato tutti, destra inclusa. Allora non tranquillizzi me, ma rassicuri i Sardi che come gli Sloveni e altre minoranze aspettano la ratifica da decenni, e si ritrovano invece come priorità la legge Rampelli. Nella scorsa legislatura le Commissioni Affari costituzionali ed Esteri avevano lavorato su un testo unitario, in cui era confluito anche il mio ddl depositato nel 2018. Ovviamente ho ridepositato il testo e sono pronta a rimettermi al lavoro, ma ora la palla è in mano alla destra”.