Berchidda. Secondo anno del progetto Insulae Lab – Centro di Produzione Musica (direzione artistica di Paolo Fresu): nuove produzioni originali, grandi ospiti e un intero “mare” di artiste e artisti provenienti dall’intero bacino del Mediterraneo punti ad incontrarsi nella accogliente casa madre di Berchidda, Sardegna.
Il secondo anno è ripartito dal successo dello spettacolo ORG.NET, produzione originale scaturita dal fortunato incontro fra Pierpaolo Vacca (organetto), Giacomo Vardeu (organetto), Totore Chessa (organetto), Mariantonietta Bosu (organetto) e Ambrogio Sparagna (organetto). Un incontro di storie organettistiche differenti per repertorio, età, geografia e sesso, legate dal filo dell’improvvisazione nel segno di un progetto originale e visionario. Un punto di incontro fra generazioni che si sono confrontate, e che hanno indagato sul significato odierno della musica popolare italiana e sulla possibilità di espandere le possibilità dello strumento. Indagine sbocciata sul palco e celebrata dagli applausi del teatro di Berchidda.
Prossima fermata? PIANO ISLAND #2, che il 6 aprile (h. 21) accolto dalle accoglienti e avvolgenti “braccia” del Teatro Santa Croce di Berchidda, sarà piacevole scoperta e nuovo trampolino per una stagione di concerti e musica nel segno dell’iniziativa Insulae Lab.
Dal futuro al recente passato. Rita Marcotulli, Giacomo Tantillo e Piero Pirelli sono stati fra i primi ed apprezzatissimi attori sulla scena del progetto. Hanno plasmato le note e forgiato la luce nello straordinario spettacolo “Fotolitho Jazz – Pietre e Luce in Musica”. Immagini sonore e visive da “scolpire” nella pietra – ricordando quelle del maestro Pinuccio Sciola -, esperienza di polifonia visiva con Rita Marcotulli a dare voce alle Pietre Sonore, Pietro Pirelli ad accarezzare l’Arpa di Luce e i ricercati suoni della tromba del giovane Giacomo Tantillo a completare il tutto rivelando un mosaico capace di stupire. Evento unico, per bellezza, creatività e innovazione.
Pietro Pirelli regala un suo pensiero all’iniziativa Insulae Lab: “Utopia e magia. Qui da noi portare avanti dei progetti che non abbiano necessariamente uno sbocco, un contesto preciso e vendibile è una utopia. In tal senso Insulae Lab ha rappresentato una svolta, ha potuto disporre delle risorse per attivare questa bellissima occasione: far incontrare, musicalmente, persone diverse e lontane. E lontane non solo geograficamente. Con Rita e Giacomo si è creata la magia di un vivido incontro, incontro tra i loro suoni reali e quelli virtuali generati da me toccando le corde di luce dell’arpa inventata dall’ingegner Grossi”.