Sarà la Deco Metalferro Amicacci Abruzzo a giocarsi la finale Scudetto del campionato di Serie A 2022/2023 contro la UnipolSai Briantea84 Cantù, proprio come nell’epilogo della scorsa stagione. Questo l’esito, il più imprevedibile possibile, della semifinale che ha opposto gli abruzzesi guidati da coach Carlo Di Giusto alla squadra che fino a due settimane fa aveva letteralmente dominato la stagione italiana, il S. Stefano Kos Group: ma la vittoria in gara uno sul campo di Giulianova è stato l’ultimo acuto di una squadra che da corazzata si è scoperta improvvisamente fragile, messa a nudo dal piano gara e dall’intensità degli avversari fino alla doppia clamorosa sconfitta casalinga in gara due (59-63) e nella gara tre di sabato 18 marzo (55-65).

Dopo tredici vittorie consecutive quindi il S. Stefano si ferma proprio sul più bello, ed il merito è tutto di una Deco Metalferro Amicacci che sembrava destinata ad una annata di transizione, dopo il profondo rinnovamento nel roster e l’addio in estate a qualche big. Gli abruzzesi invece sono cresciuti settimana dopo settimana nell’arco di una stagione già impreziosita dal successo di dicembre in Supercoppa, fino poi a salire di tono nei playoff dopo una regular season zoppicante, eliminando da sfavorita prima il Self Millennium di Padova e poi l’unica imbattuta fino a quel momento in Serie A.

Gara tre a Porto Potenza Picena è stata la sintesi dei progressi – sia a livello tattico che di consapevolezza del proprio potenziale – di una squadra diventata quadrata, difensivamente preparata, organizzata in attacco e brillante da un punto di vista fisico in tutti i propri uomini chiave: dopo la dominante gara due, Matteo Cavagnini ha continuato a imporre la propria presenza sotto canestro con 17 rimbalzi catturati e 7 pesantissimi punti nel momento chiave del match. Ma a salire di livello nella post-season è stato soprattutto l’israeliano Shay Barbibay, indiscutibile mvp di gara tre con una partita monstre da 35 punti e 12/21 al tiro. S. Stefano ha cercato di ritrovare il bandolo di una matassa persa in gara due, ma l’impressione, anche nel corso di un primo tempo a lungo condotto nel punteggio, è stata quella di una squadra un po’ sorpresa dal ritrovarsi improvvisamente in difficoltà: le percentuali al tiro dei principali riferimenti offensivi non si alzano mai (Miceli tira 5/14, Giaretti 4/13) e quando l’Amicacci nella ripresa mette la freccia, scappando anche oltre la doppia cifra di vantaggio, S. Stefano fatica molto a rimettersi in carreggiata. La partita sembra riaprirsi solo a metà quarto quarto, con un parziale da 9 a 1 che riporta i padroni di casa ad un solo possesso di distanza; ma proprio nel momento di massimo sforzo, un paio di sviste colossali della difesa di S. Stefano ridanno ossigeno all’Amicacci, che è poi brava a non voltarsi più indietro fino a legittimare il successo con il 65 a 55 finale.

Per S. Stefano ora la Final Four di Coppa Italia diventa obiettivo primario: appuntamento il 24 e 25 marzo a Porto Torres: per i marchigiani semifinale contro il Self Group Millennium Basket, mentre la UnipolSai Briantea84 Cantù se la vedrà con la Dinamo Lab Banco di Sardegna.

La finale Scudetto prenderà invece il via sabato 15 aprile alle ore 15 con gara uno a Giulianova; gara due sabato 22 aprile alle 14 a Meda; l’eventuale gara tre il giorno successivo.

Sabato si è giocato anche per i piazzamenti dal quinto al nono posto: successo in trasferta per il Self Millennium Basket 73 a 61 sulla Menarini Firenze nella gara uno per la finalina 5/6 posto, mentre la Farmacia Pellicanò si impone sul campo dell’SBS Montello 73 a 60 nel primo capitolo dello scontro per il settimo posto. Rimonta infine per il PDM Treviso, che passa a Porto Torres 62 a 53 ribaltando il k.o. di gara uno e chiudendo al nono posto la stagione.

FOTO CAPONE PER AMICACCI

Dida: Barbibay (Amicacci) contro la difesa di S. Stefano