Sassari. Il più piccolo ha dodici anni e il più grande 52, a volte mangiano in maniera incontrollata oppure rifiutano il cibo, arrivano a chiedere aiuto dopo anni di sofferenza e il loro percorso dura anni, anche cinque. Sono oltre un centinaio i pazienti seguiti dal Servizio dei disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione (Dan) della Asl di Sassari, a loro e’ dedicato un team multidisciplinare che accompagna la persona in un percorso che si pone l’obiettivo di uscire della malattia.
Ieri, nella giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, decine di persone si sono avvicinate negli ambulatori al primo piano del Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Sassari, di via Amendola, alcuni per
curiosità, altri per prendere informazioni per amici, figli, parenti. Soffrire di un disturbo dell’alimentazione sconvolge la vita di una persona, ne limita le capacità relazionali, lavorative e sociali
Intercettare i segnali di un problema alimentare e’ complicato, inoltre, i fattori socio culturale relativi all’ideale di magrezza possono rinforzare il problema.
I comportamenti tipici di un disturbo dell’alimentazione sono: la diminuzione dell’introito di cibo, il digiuno, le crisi bulimiche (ingerire una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo), il
vomito per controllare il peso, l’uso di lassativi o diuretici allo scopo di controllare il peso, un’intensa attività fisica. Il team multidisciplinare della Asl di Sassari e’ a disposizione di tutta la popolazione, per eseguire valutazione, diagnosi e trattamento.
I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, in particolare l’anoressia, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder), sono un problema di sanità pubblica di crescente importanza e oggetto di attenzione sanitaria e sociale sul piano scientifico e mediatico per la loro diffusione, per l’esordio sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione e per l’eziologia multifattoriale complessa.
Alcuni numeri. Di recente, studi epidemiologici internazionali hanno rilevato un aumento dell’incidenza di disturbi alimentari nel genere femminile di età compresa tra i 12 e 25 anni. In Occidente, Italia
inclusa, si stima una prevalenza dell’anoressia dello 0,2-0,8% e della bulimia di circa il 3% della popolazione, con un’incidenza dell’anoressia di 4-8 nuovi casi per anno su 100.000 individui e di 9-12
per la bulimia, con un’età di esordio tra i 10 e i 30 anni, e un’età media di insorgenza di 17 anni.
La Asl di Sassari segue un centinaio di pazienti, prevalentemente di sesso femminile (il 10% di sesso maschile), con un età che va dai 12 anni ai 52, il percorso di cura può durare sino a cinque anni.
“Attualmente questi disturbi rappresentano un importante problema di salute pubblica dal momento che risultano in continuo aumento. In particolare, nella anoressia, si registra un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza, tanto da non riguardano più soltanto gli adolescenti, ma anche bambini in età prepubere, con conseguenze molto più gravi sul corpo e sulla mente. L’importanza dell’identificazione e dell’intervento precoce sta nel fatto che, se non trattate adeguatamente, tali patologie aumentano il rischio di danni permanenti a carico di tutti gli organi e apparati dell’organismo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico ecc.) che possono portare, nei casi più severi, alla morte”, spiega Antonella Amadori, referente del Servizio dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione della Asl di Sassari.
“L’esperienza maturata evidenzia l’importanza di prevedere per queste condizioni un intervento precoce, strutturato e multidisciplinare, che si avvalga quindi della collaborazione di diverse figure professionali”,
Maria Angela Marras, responsabile del Centro Salute Mentale della Asl di Sassari.
Per accedere al servizio dei Disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (incardinato nel Dipartimento di salute Mentale e delle dipendenze ) è sufficiente inviare una mail all’indirizzo dan.dsmd@aslsassari.it oppure comporre lo 079 / 2062205, o presentarsi nella sede in via Amendola, n. 55, primo piano.
Per sensibilizzare la popolazione e accendere i riflettori su questa patologia, la Asl n.1, in collaborazione con la Provincia di Sassari, ha voluto lanciare un messaggio illuminando di Lilla la facciata del Palazzo di Piazza Italia.