Nuoro. Domani, lunedì 13 marzo 2023, dalle 10, il Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Donato Capece, accompagnato dai quadri sindacali della Sardegna guidati dal segretario regionale Luca Fais e dal Delegato nazionale Antonio Cannas, visiterà il carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro.
“Sarà una visita di solidarietà per esprimere vicinanza alle donne ed agli uomini della Polizia Penitenziaria che lavorano in carcere”, spiega Capece, “ma anche una occasione, l’ennesima, per denunciare le diffuse disattenzioni ai problemi ed alle criticità della struttura che hanno determinato la clamorosa evasione dello scorso 24 febbraio (il riferimento è a Marco Raduano, detto “Pallone”, pugliese, considerato elemento di spicco del clan dei Montanari, nel Gargano, n.d.r.). Non accettiamo che colpe e responsabilità di quel che è avvenuto ricadano sui poliziotti penitenziari, che non sono stati messi in condizione di lavorare al meglio per l’assenza di quegli interventi che il SAPPE sollecita da mesi, se non anni”. Capece e la delegazione sindacale incontreranno il direttore ed il Comandante del carcere e visiteranno i posti di servizio interni, incontrando anche il personale di Polizia.
“L’evasione da Badu ‘e Carros”, spiega il leader nazionale del Sappe, “conferma quel che sosteniamo da sempre: ovvero, che tutto ciò che attiene alle carceri è rimosso dalle menti della popolazione e dell’opinione pubblica, che vive la detenzione come altro da sé, che fa notizia solo nei momenti patologici per evasioni, aggressioni, tragici casi – come suicidi – o per detenuti e inchieste eccellenti. Il lavoro in carcere è un lavoro oscuro, perché quando viene arrestato un pericoloso latitante la vicenda finisce sulle pagine dei giornali, ma tutto quello che accade successivamente, negli anni a seguire, è oscuro e non subirà la stessa sorte, non comparirà sulle pagine dei giornali né in televisione, non farà notizia”.
“E, invece, il Corpo di Polizia Penitenziaria a Nuoro ha dimostrato, negli anni, non soltanto di costituire un grande baluardo nella difesa della società contro la criminalità, ma ha anche dimostrato di avere in sé tutti i numeri, le capacità, le risorse, gli strumenti per impegnarsi ancora di più nella lotta contro la criminalità, per impegnarsi non soltanto dentro il carcere, ma anche fuori dal carcere”, prosegue.
Il Sappe cita gli eventi critici accaduti a Badu ‘e Carros nell’anno 2022, “dati importanti e fondamentali che poco si conoscono e che invece sono fondamentali per capire il duro e difficile lavoro dei poliziotti penitenziari”, evidenzia Capece. Nella struttura, si sono infatti verificati numerosi eventi critici: 20 atti di autolesionismo, 17 tentativi di suicidio sventati in tempo, 8 colluttazioni e 4 ferimenti.
Dopo quella di Nuoro, Capece ed i segretari del Sappe visiteranno martedì 14 marzo la struttura detentiva di Bancali, a Sassari, anch’essa da mesi al centro delle proteste sindacali per la mancata assunzione di provvedimenti ministeriali utili a sanare almeno una parte delle problematiche e delle criticità che il primo Sindacato della Polizia Penitenziaria da anni denuncia.