Cagliari. La siccità è per la Sardegna un problema cronico che negli ultimi anni, complice il cambiamento climatico, è tornato a diventare un’emergenza. Gli sforzi fatti per conservare l’acqua in vista dei periodi più critici, con la costruzione di decine di dighe e bacini artificiali, rischiano di non essere sufficienti. Le ultime stagioni estive particolarmente siccitose hanno infatti costretto a provvedimenti di restrizione delle risorse idriche rivolti alle aziende ma anche alle utenze domestiche, provvedimenti che restano in vigore anche in pieno inverno. La prossima stagione estiva rischia di diventare particolarmente complicata.
“Ciò che emerge dalle ultime analisi dell’Ente Acque della Sardegna è piuttosto allarmante. A fine dicembre 2021 gli invasi artificiali erano pieni all’83,12% della loro capacità, mentre nel dicembre 2022 il livello è sceso al 60,21%. Nella rilevazione del 5 gennaio, i bacini sardi segnavano un -20% rispetto allo stesso mese dello scorso anno e, per quanto le piogge di gennaio e febbraio abbiano riportato i livelli al 76% della capienza, l’assenza di precipitazioni per tutto il mese di marzo non fa dormire sonni tranquilli agli agricoltori” dichiara la deputata dell’Alleanza Verdi Sinistra “L’ultimo bollettino indica infatti che negli invasi ci sono 1.387 milioni di metri cubi d’acqua, contro i 1.098 di dicembre, dati in miglioramento che comunque non fanno rientrare lo stato di preallarme di siccità, con una situazione che rischia di aggravarsi nei prossimi mesi primaverili ed estivi”.
“È fondamentale proseguire nell’attività di costante monitoraggio della situazione, ma occorre anche e soprattutto predisporre e sviluppare urgentemente massicci interventi di manutenzione e progetti per la realizzazione di nuove infrastrutture, che consentano di evitare il ricorso a misure restrittive su una risorsa come l’acqua, bene primario e fondamentale per tutta la comunità. Martedì nella Commissione Ambiente della Camera il Governo risponderà alla mia interrogazione su quali iniziative intenda assumere per contrastare il fenomeno della siccità in Sardegna” conclude Ghirra.
Il testo dell’interrogazione presentata il 12 gennaio 2023.