Tramatza. L’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, ha partecipato, a Tramatza, all’incontro, autoconvocato dal comitato spontaneo dei medici di medicina generale, in autonomia rispetto alle rappresentanze sindacali di categoria. “Da assessore e da medico ho voluto partecipare a questo importante incontro per condividere insieme ai medici di medicina generale percorsi e soluzioni. Molte delle istanze presentate dai medici – dichiara l’assessore Doria – sono condivisibili, altre necessitano di trovare un inquadramento nell’Accordo collettivo nazionale (ACN). Contiamo che buona parte delle richieste possano trovare risposte attraverso il nuovo Accordo integrativo regionale (AIR) il cui tavolo di contrattazione aprirà i lavori il 15 marzo con le sigle sindacali. La Regione ha messo in campo risorse importanti e intendiamo accelerare per rispondere alle necessità dei cittadini e alle aspettative degli operatori”.
Tra i temi affrontati quello della semplificazione amministrativa. “Oggi il 30% dell’attività dei medici di medicina generale viene assorbito dagli adempimenti amministrativi. Già ai primi di gennaio ho dato indicazione alle Asl di istituire presso tutti i distretti della Sardegna un ufficio di semplificazione amministrativa, per la dematerializzazione di tutte le procedure e per scomporle tra la parte di competenza del medico, quella anagrafica, le diagnosi e le impostazioni terapeutiche, e la parte di burocrazia vera e propria pertinente agli uffici amministrativi, permettendo così ai medici di occuparsi di medicina e sanità. Inoltre in un ottica di semplificazione, nel Collegato che andrà in discussione in aula abbiamo previsto l’eliminazione del certificato medico per il ritorno a scuola, come già accade in altre regioni”.
Sul tetto dei pazienti l’assessore precisa: “Parliamo di un incremento su base volontaria. Ottimizzando i percorsi e riducendo la burocrazia possiamo pensare di dare risposte mantenendo invariati i numeri dei pazienti, attraverso le integrazioni previste dal nuovo AIR – spiega l’assessore –, gli incentivi per gli infermieri e gli assistenti di studio e gli incentivi per le sedi disagiate e disagiatissime. Certo è che con i numeri che abbiamo serve un cambio delle regole che rendano più efficiente l’intera macchina, come il cambio del rapporto tra il numero di medici per cittadino per l’individuazione delle sedi carenti per favorire le sedi più svantaggiate”.
Sulla carenza dei medici l’assessore precisa: “Nel collegato alla Finanziaria abbiamo previsto un aumento delle borse di studio per le scuole di medicina generale, equiparandole alle scuole di specializzazione e con un’integrazione rispetto alle borse di studio nazionali. La professione del medico deve però tornare a essere più appetibile e per questo serve un intervento sul piano nazionale, oggi i medici italiani, assieme ai portoghesi, greci e bulgari, sono quelli con gli stipendi più bassi”, conclude l’esponente della Giunta.