L’obiettivo è sensibilizzare la popolazione sull’importanza della cura dell’orecchio e dell’udito, perché la sordità o ipoacusia (perdita dell’udito) è una condizione patologica molto comune e diffusa. Punta a questo la seconda “Giornata di sensibilizzazione dell’udito” in programma il 3 marzo. L’appuntamento è organizzato in cooperazione con la Società italiana di Otorinolaringologia e chirurgia cervico-facciale (SIOeChCF), con la Società italiana di Audiologia e Foniatria (Siaf) e 23 associazioni di pazienti e parenti di soggetti ipoacusici operanti sul territorio nazionale. L’iniziativa si svolgerà in concomitanza con la Giornata mondiale dell’udito, istituita dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms).
All’appuntamento aderirà anche la struttura complessa di Otorinolaringoiatria dell’Aou di Sassari diretta dal professor Francesco Bussu. La struttura sassarese metterà a disposizione dell’utenza gli ambulatori di Audiovestibologia dove sarà possibile eseguire gratuitamente uno screening dell’udito. I controlli saranno rivolti alla popolazione adulta e sarà necessario concordare un appuntamento telefonando al numero 351 86.95.834 (dalle 9 alle 14) fino ad esaurimento dei posti disponibili.
«L’udito è fondamentale per sentire, capire e comunicare con la parola – afferma il professor Francesco Bussu – e l’orecchio è un organo di senso molto complesso che deve essere protetto.
«Se il paziente si accorge di avere un calo dell’udito, innanzitutto – prosegue Bussu – bisogna diagnosticare le cause e quindi il primo interlocutore deve essere assolutamente il medico specialista in otorinolaringoiatria o audiologia. Riconoscere da subito i sintomi della sordità e dei problemi all’orecchio è fondamentale per poter intervenire sia sulle possibili cause sia per ridurre al minimo la disabilità che può derivare».
A danneggiare l’orecchio possono essere farmaci, virus e traumi acustici che, se sommati all’intero arco della vita, conducono a un’incidenza più elevata nella popolazione anziana.
Le cause di perdita dell’udito sono molteplici: «Dipendono da un invecchiamento dell’orecchio interno – prosegue il docente – da patologie genetiche ma trattabili chirurgicamente come l’otosclerosi, a forme di otite, a tumori del nervo acustico giusto per citarne alcune».
La maggior parte dei problemi di udito, può essere identificato e affrontato a livello delle cure primarie e l’integrazione tra il medico specialista (otorinolaringoiatra o medico audiologo) e i servizi di assistenza primaria può portare a innegabili vantaggi diretti alla persona.
La perdita di udito può essere talvolta curata, quando possibile, con protesi acustiche e impianti cocleari, i cosiddetti orecchi “bionici”.
«Tutte queste possibilità diagnostiche, terapeutiche e riabilitative – precisa ancora Bussu – sono offerte ai pazienti, sardi e non solo, dalla Otorinolaringoiatria della Aou Sassari.
Proprio in quest’ambito, anche per consolidare la collaborazione con le strutture di assistenza primaria del territorio e dell’aggiornamento continuo, per il 20 maggio prossimo la nostra Clinica organizzerà ad Alghero un evento dal titolo “Approccio diagnostico e terapeutico dell’ipoacusia dell’adulto” che ospiterà prestigiosi relatori da tutta la penisola», conclude Bussu.