“Mettiamo la Sardegna nelle condizioni di valorizzare le sue immense ricchezze archeologiche, beni dal valore storico inestimabile, testimonianza di una civiltà che ha preceduto di molti secoli quella romana e che rappresenta un attrattore turistico in un mercato sempre più competitivo nel quale la Sardegna, può presentare un’offerta turistico-culturale capace, in prospettiva, di coniugare storia, archeologia e cultura alle naturali bellezze paesaggistiche della nostra Isola”. Lo ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas a proposito dell’impegno volto a valorizzare il patrimonio nuragico sardo, nella convinzione che gli interventi finanziati con la Manovra 2023-2025 costituiscano un’opportunità, oltre che di salvaguardia e tutela dei beni, di sostegno all’economia locale per le comunità.
La Regione ha finanziato il piano di investimenti per la realizzazione degli interventi che consentiranno la valorizzazione, l’accessibilità e la fruizione dei siti nuragici previsti nel progetto pilota-studio di fattibilità predisposto nel novero delle attività per il riconoscimento dei monumenti della civiltà nuragica all’interno della ‘World Heritage List’ del patrimonio universale dell’Unesco.
“La concentrazione di siti archeologici, manufatti storici e segni della cultura millenaria presenti in maniera diffusa su tutto il territorio regionale – prosegue il Presidente – consente di identificare la Sardegna come un museo a cielo aperto. Abbiamo a disposizione un immenso patrimonio da salvaguardare e valorizzare e lo stiamo facendo anche in una prospettiva di sviluppo sostenibile, a beneficio dei sardi e delle future generazioni”, ha concluso il Presidente Solinas. Le risorse saranno destinate a Enti locali, Comuni e Unioni dei Comuni. Si tratta di 33.579.200 milioni di euro complessivi, spalmati su diverse annualità: oltre 1 milione e mezzo per l’anno in corso, 2 milioni per i 2024, 10 milioni per il 2025, 15 milioni per il 2026 e 5 milioni per il 2027.