E’ di 3 persone denunciate, il bilancio di un’operazione antibracconaggio condotta dal Nucleoinvestigativo e dalle Stazioni dell’Ispettorato Forestale di Cagliari.
I FATTI
Gonnosfanadiga. Non si è fermata l’indagine scaturita nel novembre scorso con l’arresto in flagranza di un pregiudicato, per il reato di ricettazione di armi da caccia e per l’abbattimento di un cervo sardo. il Nucleo Investigativo dell’Ispettorato di Cagliari, in collaborazione con le Stazioni Forestali di Sanluri, Villacidro e Guspini, ha eseguito una serie di perquisizioni a carico di due soggetti ritenuti responsabili di bracconaggio mediante armi clandestine.
L’operazione ha portato al sequestro di oltre 300 trappole per uccellagione, di una tagliola e di diverse munizioni detenute illegalmente. Sono stati rinvenuti e sequestrati anche un trofeo di cervo e della carne congelata, che è stata sottoposta a verifiche per confermare che derivi dalla macellazione di un cervo. Per tali fatti sono stati denunciati due pregiudicati di Gonnosfanadiga.
Assemini. In località Is Antiogus all’interno del Parco regionale di Gutturu Mannu i Forestali della Stazione di Uta hanno intercettato una persona, all’atto di predisporre dei lacci per uccellagione lungo un sentiero. A seguito del controllo, l’uomo risultava in possesso di un tordo, di un merlo e di un pettirosso appena catturati, che sono stati sottoposti a sequestro. Il sentiero è stato sottoposto a bonifica, col risultato del sequestro di 600 lacci per uccellagione.
L’uomo, residente a Capoterra già noto per i precedenti specifici, è stato denunciato per l’attività di uccellagione con l’aggravate dell’esercizio in zona parco.
Le operazioni si inquadrano nella costante attività del Corpo Forestale nel territorio a tutela dell’ambiente e della biodiversità.