Alghero. Dopo il successo della prima edizione, è pronto a tornare di:segni, il festival algherese dedicato al mondo del fumetto e ai suoi mille intrecci, alle sue sorprendenti contaminazioni con le altri arti:
dall’illustrazione al cinema al teatro e alla musica. Nato come esperimento pienamente riuscito nel 2019, organizzato dalla associazione Alghero Fumetto (fondata e diretta da Maria Luisa Perazzona, Emiliano Longobardi e Elia Cossu) di:segni ha conquistato fin dal debutto gli appassionati isolani del fumetto, è diventato un catalizzatore importante per i più apprezzati autori di fumetti e ha trasformato la città catalana in uno dei centri nevralgici in Sardegna per questo linguaggio espressivo che incontra i gusti di un pubblico sempre più trasversale.
di:segni torna ora in scena, in attesa della seconda edizione (che si svolgerà dal 7 al 10 dicembre), con un’anticipazione dedicata al lancio del nuovo e atteso volume a fumetti del talentuoso autore algherese Joachim Tilloca: LIME arriverà nelle librerie venerdì 27 gennaio per i tipi di Oblomov e proprio nell’ambito del festival di:segni l’autore lo presenterà per la prima volta a livello nazionale.
Joachim Tilloca sarà ospite di di:segni per un minitour in tre date, che si snoderà per la felicità degli appassionati di fumetti dal Nord al Sud della Sardegna. Si parte il 4 febbraio da Alghero (alle 18.30, Sala
conferenze di Lo Quarter, con l’autore ci sarà Ignazio Caruso, appuntamento in collaborazione con Libreria Cyrano e Fondazione Alghero), e si prosegue il 16 febbraio a Sassari (in collaborazione con la Libreria Azuni e con la Biblioteca Universitaria di via Enrico Costa, dove alle 18 Tilloca dialogherà con Emiliano Longobardi), e il 18 a Cagliari (in collaborazione con Libreria Ubik di via Sonnino, che ospiterà l’evento a partire dalle 19, modera Gianpiero Meloni).
Joachim Tilloca ha uno stile fluviale venato di humour e omaggi al genere noir e fantascientifico. Tra i suoi lavori, i volumi della serie sull’investigatore privato Jonathan Steele – Noir, Rouge e Blanc –
realizzati con lo sceneggiatore Federico Memola per i tipi di KappaLab, e Subjective Value, uno dei cinquanta episodi di Rusty Dogs, serie scritta da Emiliano Longobardi. “Lime” (Oblomov, 450 pagine, 20 euro) è una crime story ironica e irriverente, un’avventura vorticosa – annuncia la quarta di copertina – che, pagina dopo pagina, accompagna il lettore in «un universo futuribile, distopico, affascinante quanto ostile, popolato da personaggi svogliati, cialtroni, che discutono con il loro creatore, una disegnatrice
di fumetti, del destino che lei ha loro assegnato. Un meccanismo circolare che pone domande con leggerezza e stile, caratterizzato da una verve e un’ironia che fanno pensare al migliore Pazienza e Zerocalcare».