Sassari. Un’occasione per vedere o rivedere la mostra e contemporaneamente conoscere alcuni artisti sardi. Sabato 14 alle 11 la Pinacoteca Nazionale di Sassari ospita il primo dei tre incontri con gli autori che hanno esposto nella collettiva “Qualcuno perfino sostiene che non esiste”, la mostra di illustrazione e arte contemporanea dedicata al racconto Il Colombre e al suo autore Dino Buzzati, a cinquant’anni dalla sua morte. Mostra che resterà aperta sino al 4 febbraio
L’evento organizzato dall’associazione culturale sassarese Il Colombre (che prende nome dal racconto di Buzzati) non si è limitato soltanto all’inaugurazione della mostra con le opere di 24 artisti che ha riscosso un successo clamoroso, ma anche alla presentazione del catalogo e sta portando avanti diversi laboratori che coinvolgono le scuole, bambini, bambine, ragazzi e ragazze e adulti.
A completamento dell’iniziativa che durerà sino ai primi di febbraio gli incontri con le artiste e artisti sardi di nascita o di adozione. Si parte questo sabato alle 11 con Antonio Crobu e Max Mazzoli. Sabato 21 gennaio toccherà invece a Massimiliano Rausa e Danilo Sini e la chiusura del 4 febbraio propone l’incontro con Roberto Chessa, Serena Salis e Marcello Scalas.
Antonio Crobu, sassarese, classe 1989, nel 2010 ottiene il diploma di maestro d’arte presso l’Istituto d’arte F. Figari di Sassari, nel 2012 presso il medesimo istituto consegue il diploma di maturità. Successivamente si iscrive all’Accademia di Belle Arti “Sironi” di Sassari dove frequenta il corso di Pittura e in seguito diviene tutor del corso di Decorazione. Attualmente vive e lavora a Sassari.
Il tangibile e l’impalpabile, i dualismi sono la costante alla base della sua pittura, così come il tentativo di coniugare gli estremi.
Max Mazzoli è nato a Livorno nel 1953 e lavora in campo artistico dividendosi tra la realtà toscana e quella sarda, attualmente vive e lavora a Sassari. L’artista attratto dall’infinità delle immagini offerte dalla televisione, dal cinema, dagli spot, dai videoclip, dalla sua mania di fotografare tutto, le osserva, le seleziona, le isola ed infine le ingrandisce, prima di rielaborarle su tavola, usando colori ad olio. Le ascendenze ideali dell’artista vanno dall’iperrealismo, il fumetto, il cinema, la pop art e naturalmente la tv, sintesi diabolica d’ogni mondo contemporaneo.
Gli altri artisti – La mostra Qualcuno perfino sostiene che non esiste è composta da sedici opere di illustrazione composte da cinque tavole ciascuna, caratterizzate da stili e inclinazioni immaginifiche differenti e realizzate da artiste e artisti provenienti da varie parti del mondo: Yi Wen Chen (Taiwan), Karla Dueñas (Messico), Greta Maruzza (Italia), Marta Migliore (Italia), Stefania Nizzola (Italia), Cecilia Fallongo (Italia), Elizabeta Keci (Italia), Young-In Kim (Korea), Sara Pilloni (Italia), Olimpia Piragina (Italia), Maja Radvanyi (Ungheria), Aurora Ravasi (Italia), Alessandra Riboni (Italia), Claudia Ventura (Italia), Ariadna Von Ekartsberg (Paraguay), Davide Vrenna (Italia).
La Mostra è un progetto del Colombre in collaborazione con la Pinacoteca Nazionale di Sassari, la Biblioteca Universitaria di Sassari con il Patrocinio del Comune di Sassari, il DiSUFF dell’Università degli Studi di Sassari – corso di laurea in comunicazione pubblica e professioni dell’informazione.