Martis. Giovedì sera, al centro polivalente Vincenzo Migaleddu, è andato in scena uno dei concerti più appassionanti e musicalmente profondi del Festival musicale Ethno’s. Attesissimo e applauditissimo il duo De André, composto da due giovani artisti dal talento straordinario. “Tributo a De André” è un omaggio alla musica e al carisma umano e artistico di Fabrizio De André, formato da due talentuosi e giovanissimi musicisti che dal 2021 si esibiscono con largo consenso in piazze e teatri in tutta Italia. La voce di Andrea Filippi, straordinariamente somigliante all’originale, la sue chitarre e il pianoforte, assieme alla violinista Valeria, ha sorpreso il pubblico con uno spettacolo a dir poco emozionante. Gremitissimo il centro Migaleddu di Martis, che ha ospitato amici e appassionati di De André, da tutta l’isola. Fabrizio De André è uno dei maestri indiscussi della canzone d’autore italiana. Profondamente influenzato dalla scuola d’oltre Oceano di Bob Dylan e Leonard Cohen, ma ancor più da quella francese degli “chansonnier”, è stato tra i primi a infrangere i dogmi della “canzonetta” tradizionale, con le sue ballate cupe, affollate di anime perse, emarginati e perseguitati dagli eventi della vita. Il repertorio scelto da Filippi attinge a musiche che si ispirano a ballate medievali a alla tradizione provenzale, ai canti dei pastori sardi, da Cecco Angiolieri ai Vangeli apocrifi, dai “Fiori del male” di Baudelaire al Fellini dei “Vitelloni”. Temi che negli anni si sono accompagnati a un’evoluzione musicale intelligente, mai incline alle facili mode e ai compromessi. E sul palco del Migaleddu, quest’aria dissacrante, quest’ironia che frantuma ogni dogma o convenzione è stata restituita con forza e passione. La voce di Andrea Filippi è straordinaria: un baritono cupo e dolce al tempo stesso, straordinaria densità di suoni per avere soltanto 23 anni. Hotel Supramonte è stata la prima canzone di Fabrizio De André di cui Filippi ha analizzato il testo, è stata quindi quella canzone che poi lo ha spinto ad iniziare l’approfondimento dell’intera sua discografia. Un’appassionante narrazione fatta di musica e parole per incontrare e riscoprire il più grande cantautore italiano attraversando molti dei suoi capolavori. Intepretare Faber non è un lavoro per tutti: In seguito alla profonda passione di Filippi nei confronti della musica e del pensiero di De André, ha sentito il bisogno, da clarinettista classico quale è, di mettersi in gioco con la voce e la chitarra portando in concerto le sue canzoni. L’obiettivo è quello di continuare a fare vivere la musica di De André, nella dimensione live, con l’ambizione di provare a farla conoscere anche alle nuove generazioni. Lo spettacolo con il duo De André chiude gli eventi del cartellone del Festival che ormai da più di vent’anni, anima il piccolo comune di Martis. “Anche quest’anno – commenta soddisfatto il sindaco Tiziano Lasia – siamo riusciti a portare a Martis, importanti autori e nomi del panorama musicale italiano. Martis punta sulla cultura, anche musicale e unisce lo spettacolo alla civitas, tutta da vivere e da scoprire. Questi appuntamenti sono occasione per vivere il paese e farlo conoscere in qualsiasi periodo dell’anno.”