Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni della consigliera regionale del M5S Desirè Manca.

“Tre anni di promesse mancate. Tre lunghissimi anni di rassicurazioni prive di riscontro pratico. Da tre lunghissimi anni la nomina del Garante per i diritti dei detenuti e dei minori viene annunciata come imminente. Ma nel frattempo, mentre il Presidente del Consiglio promette e rassicura, passano i giorni, i mesi, gli anni, e i diritti degli ultimi vengono palesemente ignorati e accantonati dal governo regionale. In Sardegna il sovraffollamento delle carceri è un fenomeno allarmante. In Sardegna centinaia di minori sono a rischio di emarginazione sociale e discriminazione ma non vengono tutelati adeguatamente. Tuttavia, nemmeno di fronte a questo quadro impietoso, il Presidente del Consiglio, competente in materia, ha provveduto a nominare il Garante regionale delle persone sottoposte a restrizione della libertà personale, il Garante dell’infanzia e il difensore civico”.

“Nomine di competenza del Presidente del Consiglio Pais, il quale, lo scorso 21 dicembre, ha nuovamente risposto alle mie sollecitazioni, affermando che avrebbe provveduto in quella stessa giornata, assicurando fosse questione di ore. Peccato siano trascorsi addirittura dieci giorni dall’ultima promessa del Presidente e nulla è accaduto. Detenuti sardi e minori in difficoltà restano ancora privi di questa figura di fondamentale importanza per la propria tutela. Ma evidentemente per il Presidente Pais non tutti i cittadini hanno gli stessi diritti. Altrimenti non avrebbe atteso tanto e non continuerebbe a prendere in giro l’Aula e i cittadini sardi con vuote promesse che vengono ripetute da tre anni. Da tre lunghi anni”.

“La situazione delle carceri sarde è drammatica. Non è possibile che a tre anni e mezzo da inizio legislatura non ci si preoccupi di bloccare evidenti bombe a orologeria. La Sardegna è l’unica regione in Italia che non ha ancora questa figura, istituita nel 2011 con una legge regionale”, ricorda Desirè Manca.

“La nomina del Garante per i diritti dell’Infanzia fondamentale per la promozione di iniziative, in accordo con le istituzioni scolastiche, volte all’assunzione di misure per fare emergere e contrastare i fenomeni di violenza tra minori all’interno del mondo della scuola e di dispersione scolastica. Sono tante le situazioni di rischio per i bambini e i ragazzi che richiedono interventi immediati di ordine assistenziale o giudiziario che non possono essere trattate adeguatamente”.

“Abbiamo promosso anche uno sciopero della fame a staffetta. Ma nulla sembra scalfire il Presidente del Consiglio. Che sceglie deliberatamente di non agire. Come si può restare immobili? Le carceri sarde stanno scoppiando. Secondo i dati diffusi a settembre 2022, in tre istituti penitenziari sardi il limite della capienza è superato. Complessivamente nei 10 penitenziari sardi sono presenti oltre duemila detenuti. Oltre duemila persone dimenticate dalla Regione. Oltre duemila persone alle quali non vengono garantiti i propri diritti”.