Verranno avviati a breve i tavoli specifici sull’attività in corso che riguarda la valorizzazione del patrimonio regionale. Il gruppo di lavoro, a cui partecipano i servizi che gestiscono demanio e patrimonio dell’Assessorato degli Enti locali, è stato attivato con l’obiettivo di censire tutti i beni che fanno capo alla Regione per arrivare alla redazione di un database complessivo che consenta per la prima volta di fotografare in maniera complessiva e realistica lo stato patrimoniale della Regione.
“Si tratta di un lavoro necessario, che nasce per mettere ordine e classificare in maniera ordinata i beni pubblici, alcuni dei quali non sono classificati né catalogati in maniera corretta”, spiega l’Assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Aldo Salaris, che con l’inizio del nuovo anno avvierà i tavoli specifici sull’attività in corso.
“Lo stato patrimoniale esiste – prosegue l’esponente della Giunta Solinas – ma con l’allargamento del patrimonio che fa capo alla Regione ci siamo scontrati con la necessità di incrociarlo con gli elenchi catastali e poi di censirlo. Diverse migliaia di cespiti non risultano regolarmente catalogati”.
Sul patrimonio originario della Regione sono infatti intervenuti, nel corso degli anni, altri innesti come per esempio il patrimonio di Forestas, Laore e Ferrovie della Sardegna, trasferiti come competenza all’amministrazione regionale, che si è ritrovata quindi a dover gestire un compendio immobiliare importante e per certi versi ‘nuovo’. “Questo – prosegue l’Assessore Salaris – ha determinato la necessità di un riordino complessivo del patrimonio, a cui oggi stiamo lavorando per arrivare alla piena valorizzazione del patrimonio pubblico”.
Si tratta di un lavoro che ha un orizzonte temporale di cinque anni ma che, proprio grazie all’attivazione dei tavoli specifici sul tema, subirà una forte accelerazione nel corso del 2023.