Sassari. Ha destato grande curiosità e interesse fra appassionati, docenti e studenti il Festival di Musica Acusmatica della durata di tre giorni organizzato dal Liceo Musicale Azuni di Sassari e dall’associazione “Amici della Musica” di Cagliari diretta dal compositore Lucio Garau. Nell’auditorium dell’istituto, in via de Carolis, il primo interprete ad esibirsi è stato Marco Dibeltulu, compositore elettroacustico e docente di tecnologie musicali del Liceo Musicale Azuni, che ha eseguito musiche di sua composizione e di Bernard Fort, François Bayle e Jean-Claude Risset. Nella seconda giornata è stata la volta di Riccardo Sarti, programmatore e docente di informatica musicale al Conservatorio di Sassari, che ha proposto musiche di Paolo Pastorino, Simone Faraci, Iannis Xenakis, Marcelle Deschenes e Dennis Smalley. A chiudere il programma è stato Paolo Pastorino, compositore elettroacustico e docente di multimedialità al Conservatorio di Cagliari, esecutore di musiche degli autori Giovanni Magaglio, Bernard Parmegiani, Marc Favre, Lucio Garau e Christian Zanesi.
Quella acusmatica è un genere di musica elettroacustica fissata su un supporto audio e creata per essere diffusa tramite altoparlanti, talvolta definita “cinema per le orecchie”. Il termine “acusmatica” è stato utilizzato per la prima volta dal compositore francese Pierre Schaeffer e deriva dalla parola greca “akusmatikoi”, che nella scuola pitagorica indicava la pratica dei discepoli di ascoltare le parole di Pitagora dietro un velo per non essere distratti dalle immagini e potersi così concentrare sulla sua voce. Nella musica acusmatica il velo è rappresentato dall’altoparlante e il suono viene diffuso dall’acousmonium, detto anche “orchestra di altoparlanti”, che è un insieme di casse acustiche. L’interprete acusmatico diffonde la musica attraverso dei potenziometri, curando le sfumature e i contrasti e controllando l’intensità e la densità del suono, da una consolle collocata al centro della platea in una sala tenuta nella semioscurità per favorire la concentrazione del pubblico.
In occasione del festival sassarese è stato inaugurato il sistema 8.1ALMA, l’acousmonium del Liceo Musicale Azuni, definito così dal professor Dibeltulu d’accordo con i suoi studenti. “Si tratta di un sistema di proiezione sonora composto da otto altoparlanti identici più un subwoofer per le frequenze gravi – spiega il docente – disposto intorno agli ascoltatori per fare in modo che vivano un’esperienza sonora immersiva e coinvolgente. Il termine “alma” non è casuale, infatti ci piace pensare che attraverso questo strumento le vibrazioni sonore possano raggiungere l’anima stessa di chi ascolta”.