Tempio Pausania. Come da programma, con la presenza di tutti gli ospiti annunciati, ha avuto inizio la nuova edizione (la quarta consecutiva a Tempio Pausania) di “Qui c’è aria di cultura”, la kermesse dell’editoria sarda patrocinata dall’assessorato regionale alla Cultura e organizzata dal Comune gallurese e Aes. «Un’occasione – ha dichiarato il sindaco di Tempio Pausania, Gianni Addis – per conoscere opere e autori nuovi, resa possibile dalla collaborazione di tanti soggetti, tra i quali la cooperativa Athena». Il rilievo che l’evento dell’Aes ha nel centro gallurese è stato sottolineato anche da Andrea Biancareddu e Monica Liguori, titolari dell’assessorato alla Cultura dei rispetti Enti. «Una presenza importante – ha definito Liguori la kermesse dell’editoria sarda nel cuore della Gallura – un evento consolidato che ruota quest’anno su termini e concetti essenziali per la vita dell’uomo».
Un evento che, per Biancareddu, assessore regionale alla Cultura, Istruzione e Sport, chiama in causa soprattutto una parola chiave: rigenerazione. «Non c’è solo la classica forma di rigenerazione di cui si può parlare in termini di riuso; esiste anche una rigenerazione culturale grazie alla quale siamo in grado di sapere quello che siamo. L’Aes è un partner serio, e questo è il momento propizio per andare avanti insieme. I libri, si sa, aiutano a sognare, come fanno i bambini, e sognare, oggi più che mai, non guasta».
Per Simonetta Castia, presidente dell’Aes, l’evento va facendosi sempre più inclusivo e dialogante fra le istituzioni e i partner che lo organizzano. «Il libro locale in particolare – ha dichiarato – racconta il territorio e la bibliodiversità, e “Qui c’è aria di cultura”, appuntamento tempiese dell’Isola dei libri, mira a creare una rete di promozione letteraria con una sua specificità e propria forma». Da difendere e diffondere anche nelle scuole e tra i più giovani, come si sta proponendo di fare Enedina Sanna, curatrice dei laboratori di Storytelling ospitati nella biblioteca comunale e in parte già svoltisi tra gli studenti del Liceo Artistico “Fabrizio De André”.
Nel primo dei suoi tre giorni “Qui c’è aria di cultura” ha ospitato due titoli del più recente catalogo di Taphros, casa editrice olbiese che in 27 anni di onoratissima attività ha collezionato 400 titoli. Del catalogo fa ora parte anche Walt Whitman con “La vita e le avventure di Jack Engle”, tradotto per Taphros da Masina Depperu”, la studiosa di Luras che tra i primi in Italia scoprì il romanzo breve di Whitman in cui si racconta una storia dalle atmosfere dickensiane. Di un Natale avvolto dalla cupa atmosfera dell’emergenza sanitaria ha invece parlato Mariella Cortes con “Paesitudine dell’avvento. 24 parole, 24 emozioni e 24 storie per riscoprire la tua Paesitudine interiore”, altro testo edito da Taphros, di cui l’autrice ha discusso in diretta streaming con l’editore Dario Maiore.
Oggi il programma si concentrerà su Michele Forteleoni, curatore di “Misurare la scienza” (Mediando edizioni), e sulla presentazione del progetto dell’Einstein Telescope, oltre che su due saggi della Paolo Sorba Editore: “La via del ritorno” di Nino Murineddu e don Antonio Addis e “I Reali e la Sardegna” di Giancarlo Tusceri.
Domani sarà il giorno di chiusura e la scena sarà tutta della maxottantotto edizioni. Saranno tre le presentazioni della giovane casa editrice fondata dal tempiese Massimo Dessena, la prima delle quali è “Fanterie sarde all’ombra del tricolore”, romanzo di trincea di Alfredo Graziani, specchio di una regione e di un Paese che si trova improvvisamente immerso nel turbinio di sangue e morte della Grande guerra. A presentarlo al pubblico sarà il giornalista Mirko Muzzu nel ruolo di relatore. Altro registro espositivo sarà quello di Nello Rubattu, che, in dialogo con Carlo Valle, racconterà invece trama e gestazione di “Manco a balla”. L’ultimo appuntamento, quello che siglerà il termine dell’edizione 2022 di “Qui c’è aria di cultura”, sarà il reading letterario e musicale del “Muto di Gallura”, con la presenza di Simone Sanna, autore della prefazione, e la colonna sonora curata da Laura Fresi, Marco Muntoni e Sandro Fresi. L’incontro sarà moderato da Domenica Azzena.