Il caro-prezzi si abbatte anche sulle festività natalizie, mettendo a rischio i consumi di fine anno in Sardegna. Lo afferma Adiconsum Sardegna, che lancia l’allarme Natale in regione.
“Dagli alimentari agli addobbi, dall’albero di Natale a pandori e panettoni, tutto quest’anno costa di più – afferma il presidente Giorgio Vargiu – Il caro-energia, la guerra in Ucraina e la crisi delle materie prime, unitamente a fenomeni speculativi che nulla hanno a che vedere con bollette e conflitti, hanno determinato una ondata di rincari che investe tutte le voci legate al Natale. Panettoni e pandori industriali costano in media tra il 10% e il 20% in più rispetto allo scorso anno, per gli addobbi di Natale (palline, ghirlande, alberi, luci, ecc.) si registrano aumenti fino al +25%, mentre la voce “alimentari” cresce nel complesso di circa il 15% sul 2021”.
“Questo significa che, a parità di consumi, solo per le spese alimentari legate alle festività di fine anno le famiglie della Sardegna saranno chiamate a spendere 65 milioni di euro in più rispetto al Natale 2021, con una spesa complessiva che supererà quota 485 milioni di euro per cibi e bevande – prosegue Vargiu – Rincari che, tuttavia, mettono a serio rischio i consumi: in base alle nostre stime, 1 famiglia sarda su 3 si dice pronta a tagliare la spesa per regali, addobbi e alimentari in occasione delle prossime festività, per contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi e salvare i bilanci familiari” – conclude il presidente di Adiconsum.