Sassari. Debutta il 5 dicembre nella Sala concerti del teatro Verdi la nuova rassegna “Versioni femminili” organizzata dalla cooperativa Teatro e/o Musica che avrà come protagoniste 3 cantanti sarde molto apprezzate per l’originalità delle loro proposte. “La Sala concerti ha trovato da alcuni anni – dice il direttore artistico della cooperativa Stefano Mancini – una vitalità culturale che arricchisce le nostre proposte. Lo spazio salottiero si presta bene ad iniziative concertistiche in acustico con ospiti di vari generi. Dopo il recente successo degli appuntamenti “Meraviglie musicali degli impressionisti” ci piace ora dare ancora spazio ai talenti del nostro territorio. Si passa dalle poesie musicali di Violeta Parra interpretate da Claudia Crabuzza alla voce di Rita Casiddu che interpreta il repertorio della grandissima Mina per chiudere con l’omaggio di Silvia Pilia a Gabriella Ferri e alla sua indimenticabile romanità. Esperienze diverse ma significative di una realtà musicale che testimonia che l’importante versione femminile del canto unisce talenti unici”
Sul palco per l’inaugurazione della rassegna (5 dicembre alle 20,30) salirà la cantautrice algherese Claudia Crabuzza (targa Tenco 2016 con) un concerto dal titolo “Difesa di Violeta Parra” raffinato omaggio all’artista cilena con i nuovi adattamenti in italiano curati da Crabuzza. Madre di tutta la canzone latino americana Violeta Parra spinta dalla passione e dalla ricerca di autenticità percorse l’intero Cile dissotterrando ritmi e temi della canzone popolare, ricostruendo una tradizione che si stava perdendo. Violeta ha vissuto con passione e con dolore. I suoi testi parlano della vita, dell’amore, della gioia, dell’ingiustizia e dei dimenticati, sono testi bellissimi e strazianti che in Italia non avevano ancora avuto traduzione.
A fare da filo conduttore tra le canzoni e le rivendicazioni di Violeta, le parole della poesia di suo fratello, il grande poeta cileno Nicanor Parra, che scrisse “Defensa de Violeta” come elogio al suo infaticabile e non abbastanza riconosciuto lavoro di ricerca e di amore per il Cile.
Nell’immagine: Claudia Crabuzza fotografata da Michela Leo