Sassari. La città rende omaggio a Manlio Brigaglia con l’intitolazione della sala conferenze dell’Archivio Storico Comunale e l’incontro “La Città di Sassari per Manlio Brigaglia”. Venerdì 2 dicembre nella sede in via dell’Insinuazione si sono tenuti i due eventi. Nell’occasione, durante la quale è stata ufficialmente scoperta la targa, è stata anche presentata la donazione all’Archivio Storico di quello personale del professor Brigaglia. Dopo i saluti del sindaco Nanni Campus, sono intervenuti Carla Merella, responsabile Archivio storico comunale, Monica Grossi, soprintendente Archivistica per la Sardegna, Giuseppina Fois, Antonello Mattone, curatori del riordinamento dell’Archivio personale di Manlio Brigaglia e Simonetta Castia, editrice Mediando. Ha moderato il giornalista Cosimo Filigheddu.
Già nel 2021 il Comune di Sassari ha voluto rendere omaggio alla figura di Manlio Brigaglia. Con l’intento di intitolare alla sua memoria una sede pubblica che avesse specifico riferimento alla conservazione e alla trasmissione della storia e della cultura della città, l’Amministrazione comunale ha identificato nella sala conferenze dell’Archivio il luogo più appropriato come riconoscimento per l’elevato contributo del lavoro del professore e per il suo ultra-cinquantennale impegno in questi campi.
A dicembre 2021, inoltre, è stato stato acquisito dall’Archivio storico comunale, l’Archivio personale di Manlio Brigaglia donato dalla moglie Marisa Brigaglia Buonajuto. Si tratta di 107 faldoni e un ritratto a olio di Manlio Brigaglia ad opera di Franco Farina. Questi documenti rivestono un importante valore per lo studio della storia civile e culturale della città di Sassari e della Sardegna in generale. Le carte riguardano gli anni del
secondo dopoguerra, memorie e documenti sull’antifascismo in Sardegna, carte relative all’Università di Sassari negli anni Settanta e Ottanta del Novecento, documenti sui rapporti tra Brigaglia e Antonio Pigliar
u e la rivista Ichnusa, carte sull’attività editoriale e giornalistica di Brigaglia dagli anni Cinquanta in poi, testi di conferenze e articoli (molti probabilmente inediti), testi letterari e storici inviati a Brigaglia da numerosi autori, materiale vario, carteggi e documenti sull’insegnamento nella scuola superiore.
Un primo sommario elenco delle carte è stato realizzato da Giuseppina Fois e Antonello Mattone, amici e allievi di Manlio Brigaglia.
I documenti sono consultabili nella sede dell’Archivio storico comunale in via dell’Insinuazione 31.
Manlio Brigaglia. Per oltre cinquanta anni ha animato la vita della città di Sassari, come testimone e protagonista della sua evoluzione tra la seconda metà del XX° secolo e l’inizio del XXI°. Nacque a Tempio Pausania il 12 gennaio 1929 ma fin dagli studi liceali, al liceo “D. A. Azuni”, ha vissuto a Sassari; conseguita la laurea in Lettere classiche presso l’Università degli Studi di Cagliari, per oltre venti anni ha insegnato nel Liceo Azuni e dal 1971 nell’Ateneo Turritano, presso il quale è stato titolare delle cattedre di Storia dei Movimenti e del Partiti politici, Storia della Sardegna contemporanea e Storia contemporanea; dal 1983 al 1985, è stato direttore del Dipartimento di Storia, di cui fu uno dei fondatori. Nel corso della sua carriera ha collaborato con la Deputazione di storia patria per la Sardegna, con la Fondazione Antonio Segni, con l’Istituto sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia e con il Consorzio interuniversitario di Cagliari e Sassari per la scuola di specializzazione per gli insegnanti della scuola secondaria. Giornalista e scrittore dai numerosi interessi, cultore e divulgatore della storia locale, animatore e organizzatore culturale, ha, tra le altre cose, partecipato alla produzione di importanti riviste, come Ichnusa e Scuola in Sardegna, insieme al prof. Antonio Pigliaru, e collaborato con diversi quotidiani, come il Il Corriere dell’Isola, L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna.
Vasta la sua produzione editoriale, comprendente monografie, saggi e collaborazioni a collane e opere enciclopediche di alto valore scientifico e con grande efficacia divulgativa; tra le sue opere si ricordano La classe dirigente a Sassari da Giolitti a Mussolini, Emilio Lussu e “Giustizia e Libertà”, La Brigata Sassari come problema storiografico, Storia e miti del banditismo sardo, Storia dell’autonomia sarda: 1847-2018, oltre alla collaborazione alla stesura insieme ad altri insigni storici dei due volumi della Storia della Sardegna, edita da Laterza tra il 2002 e il 2006.
Nel 1997 la Presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha conferito il “Premio della Cultura”; nel 2003 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo ha insignito della Medaglia d’oro di “Benemerito della Cultura, della Scuola e dell’Arte”.
Nel 2005 la città gli ha tributato il più alto riconoscimento, assegnandogli il “Candeliere d’oro speciale – Premio Città di Sassari”.
È morto a Sassari il 10 maggio 2018.