Sassari. «Avvicinatevi a questo mondo, i pazienti hanno bisogno di voi. Donare è un atto civico». Un accorato appello alla donazione del sangue che è stato lanciato in queste settimane nelle conferenze organizzate nell’ambito del progetto “A scuola con l’Avis” dai medici del centro trasfusionale dell’Aou di Sassari in collaborazione con l’Avis.
Cinquanta sacche di sangue raccolte in una mattinata in due scuole importanti della città. I protagonisti nei giorni scorsi sono stati le studentesse e gli studenti dell’Istituto Alberghiero e del Polo Tecnico “Devilla” che hanno risposto all’invito con grande entusiasmo.
«La nostra scuola partecipa a questa iniziativa da oltre dieci anni. Sono sempre numerosi i ragazzi che rispondono e lo fanno con molta convinzione», ha affermato Roberto Ruggiu, vicepreside dell’Istituto Alberghiero.
È il 29 novembre e sono tanti gli studenti prenotati che si registrano al banchetto organi
zzato dai volontari dell’Avis davanti alla scuola di via Donizetti nel quartiere di Latte Dolce. Per la maggior parte dei ragazzi è la prima esperienza, ma altri sono già alla seconda donazione.
«Io ho donato per la prima volta a giugno, quasi quattro mesi fa, dopo aver compiuto i 18 anni – ha dichiarato Michele, uno studente dell’Alberghiero – Per me è la seconda volta e fra tre mesi sarò felice di poter donare nuovamente».
Nella stessa mattinata, dall’altra parte della città, sono numerosi gli studenti del Polo Tecnico “Devilla” che aspettano il loro turno davanti all’autoemoteca posizionata nel piazzale della scuola di via Montegrappa.
«Da anni organizziamo iniziative che riguardano l’educazione alla salute, che mirano alla sensibilizzazione dei ragazzi e allo sviluppo del loro senso critico», ha dichiarato Beatrice Nuvoli, insegnante di italiano del Polo Tecnico e referente per il servizio agli studenti.
Uno staff di docenti che collabora per diffondere la cultura della donazione del sangue e che in queste settimane ha sensibilizzato le quarte e le quinte dei diversi indirizzi di studio della scuola.
«Siamo molto soddisfatti perché l’adesione al Polo Tecnico è stata massiccia. Si sono iscritti tante ragazze e ragazzi e anche diversi docenti», ha concluso l’insegnante.
Irene è una studentessa
che frequenta la quarta classe al “Devilla”, è residente in un paese della provincia e che ha compiuto la maggiore età da poche settimane. «Sono stata la prima a donare stamattina alle 9. Sono celiaca ma so che posso donare. Avevo un po’ di ansia però è andata bene. Sono contenta perché il mio sangue potrebbe servire a chi ne ha bisogno», ha affermato la studentessa.
Cinquanta sacche raccolte in una mattinata, un vero e proprio successo. Ragazzi che fanno il loro ingresso nel mondo degli adulti e che rappresentano dei modelli positivi di cittadinanza.
La solidarietà con la propria comunità e il senso civico delle nuove generazioni si possono sviluppare anche con queste iniziative. Esempi che incoraggiano a proseguire su questa strada e che mirano a coinvolgere altre scuole, istituzioni della città e del territorio e altri ambiti della società per sensibilizzare alla donazione del sangue.