Il ricco programma per le celebrazioni dei 150 anni della nascita di Grazia Deledda arriva a New York. In collaborazione con NYU Casa Italiana Zerilli Marimò e Istituto Italiano di Cultura New York e con il sostegno del Consolato Generale di New York, il 30 novembre e il 1 dicembre si terranno due giornate di studio dedicate alle opere, all’eredità artistica e alla figura rivoluzionaria di Grazia Deledda, prima e unica donna italiana Premio Nobel per la Letteratura (1926).
Il 30 novembre alle 6:30 pm presso La Casa Italiana Zerilli Marimò – NYU (24 W 12th St, New York, NY 10011) si terrà la prima parte del seminario, dedicato alla letteratura e alla divulgazione dell’opera letteraria di Deledda negli USA. La seconda parte del seminario, dedicato alla figura innovativa e rivoluzionaria di Deledda donna della contemporaneità si terrà il 1° dicembre con inizio alle ore 5:30 pm presso l’Istituto Italiano di Cultura (686 Park Ave, New York, NY 10021) e si concluderà con la proiezione del documentario Grazia Deledda La Rivoluzionaria (italiano con sottotitoli in inglese) ultima opera della documentarista Cecilia Mangini che lo firma con Paolo Pisanelli.
Il 1° dicembre, sempre all’Istituto Italiano di Cultura ma la mattina, alle ore 11:00 am è in programma un incontro dedicato a insegnanti e studenti delle scuole superiori, e verrà presentata la skill Alexa “Parole di Grazia”, con contenuti audio sui luoghi e la vita di Grazia Deledda, tratti dalle sue opere.
Costantino Tidu, Amministratore Straordinario della Provincia di Nuoro, capofila del comitato istituzionale delle celebrazioni deleddiane, afferma: “La tappa di New York, è un traguardo particolarmente significativo per far incontrare la figura e le opere della scrittrice a un pubblico attento e competente come quello statunitense”.
Per Anthony Muroni, Direttore Artistico del Comitato, “è particolarmente importante che una città come New York, per la sua storia di libertà, di difesa dei diritti civili e per l’attenzione al ruolo delle donne nella società, renda omaggio a un’autrice che non mise limiti alle donne e, prima di altre, intraprese la strada dell’autodeterminazione, proposta anche attraverso le donne raccontate nei suoi libri”.
“Ho curato questi appuntamenti con lo sguardo rivolto al futuro. Il dialogo tra i relatori italiani e le più autorevoli studiose di Grazia Deledda del Nord America ci aiuta a scoprire come l’autrice abbia saputo superare i recinti della cultura maschilista. Il suo percorso creativo di artista e di donna attinge direttamente all’importanza del ruolo femminile nella radice culturale sarda” afferma Valeria Orani, curatrice a New York del ciclo di appuntamenti promosso dal Comitato Istituzionale composto da Provincia e Comune di Nuoro, il MAN, UniNuoro e Fondazione di Sardegna.