Maleducati, incivili, arroganti, con indole delinquenziale non trovano più spazio a Sassari. La Polizia locale, dall’inizio dell’anno e su richiesta dei vertici amministrativi, ha intensificato i controlli sull’uso degli stalli invalidi e sui relativi contrassegni. Questo ha portato in dieci mesi, sino a fine ottobre, a 514 sanzioni e una denuncia per sostituzione di persona (azione che configura un reato).
Le attività del personale del Comando di via Carlo Felice hanno riguardato tutto il territorio comunale, in particolare intorno alle scuole, negli orari di entrata e uscita degli studenti. È emerso che molti genitori parcheggiavano negli stalli riservati nonostante non ne avessero diritto. Spesso le segnalazioni sono partite da persone con ben altro senso civico che hanno denunciato alla Polizia locale la situazione, raramente dai genitori dei bambini con disabilità che avevano invece diritto a usufruire del parcheggio. Gli agenti sono intervenuti e in un caso hanno anche portato via con il carro attrezzi un’auto parcheggiata nello stallo.
Ciò che avviene davanti alle scuole quotidianamente, dando anche un pessimo esempio alle nuove generazioni, è solo un esempio di quanto ha riscontrato la Polizia locale in questi mesi.
In un caso un gruppo di giovani che veniva a studiare a Sassari parcheggiava l’auto in uno spazio a pagamento esibendo un contrassegno e pertanto senza dover pagare la tariffa prevista. Ma il contrassegno (così come l’auto) era intestata al nonno ormai deceduto da tempo. Non sono gli unici che in questi mesi hanno usato i contrassegni per non pagare il parcheggio senza averne titolo.
In un altro caso, una badante ha continuato a utilizzare il contrassegno dopo la morte del suo assistito. Gli agenti hanno scoperto l’inganno dopo appostamenti e controlli incrociati.
Il più delle volte gli incivili fotocopiano a colori un contrassegno regolarmente rilasciato e lo usano in più veicoli contemporaneamente. In un caso la persona disabile era da tempo ricoverata in una residenza sanitaria assistita mentre la famiglia continuava a usare più contrassegni fotocopiati per parcheggiare senza fatica sotto casa, negli stalli a pagamento e in quelli riservati a chi ne ha realmente bisogno.
Una persona è stata denunciata per il reato di sostituzione di persona e rischia fino a un anno di reclusione perché ha messo la propria foto in un regolare contrassegno al posto di quella del titolare.
Questi comportamenti ledono gravemente chi ha reale diritto a usufruire degli stalli. Il codice della strada è stato modificato nel 2021 con l’inasprimento delle sanzioni che ora possono arrivare a quasi 700 euro più la decurtazione di quattro punti dalla patente. La Polizia locale proseguirà in questa attività perché l’arroganza e l’inciviltà in città abbiano fine.