“La violenza ha molti volti: nessuna maschera per combatterla”. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ogni anno si svolge il 25 novembre, anche quest’anno il Centro di vittimologia e prevenzione della violenza dell’Aou di Sassari ha aderito alla seconda edizione dell’(H)-Open week dedicata alle donne vittime di violenza promosso dalla Fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. Gli ambulatori della Clinica psichiatrica offriranno colloqui gratuiti durante la mattinata del 24 novembre.
Nel 2021 in Italia sono stati commessi 263 omicidi di cui 109 donne. Ogni 72 ore una donna viene uccisa è il tasso di femminicidio è aumentato dell’8% rispetto all’anno precedente. Nel 2021 le vittime del partner o di un ex sono state il 7% in più di quelle del 2020. Le donne vittime di violenze hanno nella maggior parte dei casi tra i 31 e i 44 anni. Nel 2021 la percentuale delle vittime minorenni si attesta intorno all’8% e sempre nel 2021 sono stati registrati 1099 casi di revenge porn, il 45% in più rispetto al 2020. Sono questi i dati relativi alle violenze di genere, riportati sul sito della Fondazione Onda e che sono destinati a crescere. Un vero e proprio bollettino di guerra.
«Il dato nazionale riflette purtroppo anche quello della nostra isola e della città di Sassari», ha affermato la professoressa Alessandra Nivoli, direttrice della Clinica psichiatrica e responsabile del Centro di vittimologia e prevenzione della violenza dell’Aou di Sassari.
Le persone che si sono rivolte al Centro di vittimologia sono aumentate nel periodo della pandemia e i numeri sono cresciuti sia 2021 che nel 2022. Oltre il 90% sono donne che hanno subito violenza interpersonale, cioè subita all’interno di una relazione affettiva e/o intima, tra cui anche violenza domestica.
«Abbiamo aderito anche quest’anno all’iniziativa della Fondazione Onda per supportare le donne vittime di violenza e per cercare di abbattere il muro del silenzio e offrire loro degli strumenti per chiedere aiuto», ha proseguito Alessandra Nivoli.
Una vera e propria emergenza sanitaria e sociale. Spesso è difficile intercettare queste donne perché non riconoscono subito i segni della violenza interpersonale e inoltre molte hanno paura. Certi atteggiamenti sono difficili da individuare ma sono insidiosi e sono segnali concreti di violenza psicologica. Talvolta seguono un’escalation di gravità: si può iniziare a umiliare una donna verbalmente, la si può controllare, la si può rendere dipendente psicologicamente o anche economicamente. Le violenze psicologiche e fisiche possono avere delle conseguenze negative anche sui figli che spesso assistono alla violenza domestica.
«È un fenomeno preoccupante che vede morire una donna ogni tre giorni. In occasione della settimana dedicata alla violenza sulle donne – ha dichiarato Alessandra Nivoli – il nostro servizio ambulatoriale presso l’ex ospedale san Camillo il 24 novembre sarà a disposizione dalle 9 alle 14 per le donne che purtroppo vivono una situazione drammatica e soffrono di una violenza psicologica, fisica, economica e di tutte le forme di violenza domestica”.
Il Centro di vittimologia è operativo da quattro anni e mezzo e nasce con l’obiettivo di attuare interventi di prevenzione (primaria, secondaria e terziaria), valutazione clinica, trattamento, ricerca universitaria e formazione professionale degli operatori sugli aspetti vittimologici, psichiatrici, psichiatrico-forensi, psicologici.
«Il nostro è un centro specializzato che ormai è diventato un importante punto di riferimento in Sardegna. Offriamo una presa in carico clinica, sia psichiatrica che psicologica – spiega Alessandra Nivoli – Alcune donne si rivolgono a noi spontaneamente, altre vengono indirizzate per presa in carico psichiatrica dal centro antiviolenza del Comune di Sassari con cui collaboriamo attivamente, altre ancora vengono inviate dagli assistenti sociali, dagli avvocati o da amici».