Il mercato azionario sta vivendo una fase dinamica, a causa della complessità di questo periodo dal punto di vista macroeconomico, e gli analisti sono particolarmente attenti ad esaminare quali titoli potrebbero crescere in modo interessante nel 2023. La congiuntura attuale presenta infatti delle criticità che non possono essere trascurate, a partire dall’inflazione e dalla crisi energetica, ma in ogni fase ci sono sempre dei titoli considerabili strategici, ovvero che possono acquisire valore anche in momenti complessi.
Di conseguenza analisti e investitori ricercano le azioni che potranno avere delle buone performance e per effettuare questa ricerca si affidano a strumenti molto importanti: analisi fondamentale, analisi tecnica, valutazione del rischio e prospettive di crescita. L’analisi fondamentale prende in considerazione il fatturato e i bilanci delle aziende, sulla linea del metodo tracciato da Warren Buffet per individuare delle buone società su cui investire. L’analisi tecnica è invece basata sull’andamento storico di un titolo e sulle fluttuazioni fatte registrare da quest’ultimo.
Azioni da monitorare per il 2023
Per capire quali sono i titoli da monitorare nel 2023 è possibile prendere come riferimento questa selezione di azioni da comprare disponibile su Investireinborsa.org, sito web specializzato nel mondo degli investimenti finanziari che offre consigli e suggerimenti per aiutare gli utenti a muovere i primi passi all’interno dei diversi mercati. I principali titoli sotto osservazione per il 2023 sono:
- Nvidia.
- Apple.
- Amazon.
- HP.
- Volkswagen.
- Eni.
- Generali.
Nvidia è un’azienda statunitense molto interessante perché commercializza microchip, un bene che oggi spesso scarseggia sui mercati, e viene spesso inclusa all’interno di portafogli di investimento orientati sul lungo periodo. HP è un brand molto importante per quanto riguarda la commercializzazione dei pc e desta oggi un interesse particolare perché, secondo alcuni analisti, si trova all’interno di una congiuntura di prezzo scontato. Nell’ambito dell’automotive, un titolo molto spesso acquistato continua ad essere quello di Volkswagen, sia nel breve che nel lungo periodo, perché considerata in possesso di ottimi fondamentali.
Tra le azioni italiane continua a suscitare un interesse particolare il gruppo ENI, che opera in ambito energetico e petrolifero, e che ha avuto il merito lungimirante di aprire dei nuovi interessanti core business negli ultimi mesi. Un aspetto significativo riguarda però gli orizzonti temporali, in quanto la volatilità dei prezzi delle fonti energetiche, secondo alcuni investitori, rendono il titolo maggiormente adatto ad investimenti sul breve termine.
Altri titoli a cui prestare attenzione
Altri titoli italiani interessanti e che meritano di essere presi in considerazione sono Generali e Campari. Il colosso assicurativo, secondo diversi analisti, potrebbe beneficiare della congiuntura attuale per recuperare delle quote di mercato importanti perse durante il periodo della pandemia. Una logica simile vale anche per Campari che realizza prodotti sui quali l’inflazione non sembra influire in modo determinante e che può vedere accrescere i propri volumi delle vendite, grazie alla ripresa dei consumi.
Apple e Amazon sono invece dei brand famosissimi e inseriti in moltissimi portafogli di investimento, in quanto considerati maggiormente in grado di resistere all’elevata volatilità del periodo. Inoltre questi colossi sono considerati in grado di aprire dei nuovi core business che si sono rivelati spesso molto produttivi. Ovviamente anche questi asset hanno risentito della crisi di questo periodo ma secondo molti osservatori dei mercati finanziari potrebbero presto tornare a crescere in modo importante.
In conclusione è evidente che momento odierno non è sicuramente dei più semplici ma questo non impedisce la possibilità di realizzare un portafoglio equilibrato e realizzato con titoli che possono realizzare delle performance di crescita molto importanti. Inoltre è importante ricordare, a tal proposito, che è indispensabile operare una buona diversificazione, in modo da contenere il grado di rischio e non concentrarlo tutto su uno o due asset soltanto.