Cagliari. Il Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie ha provveduto alla ripartizione del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, approvando quanto deciso dalla Conferenza permanente Regione – Enti locali, svoltasi il 17 ottobre scorso, con riferimento ai criteri di riparto delle risorse finanziarie tra i Comuni e loro aggregazioni.
La Regione Sardegna è beneficiaria di un finanziamento di 11 milioni e 210 mila euro. Lo ha annunciato l’assessore degli Enti Locali, Quirico Sanna che specifica come tale importo verrà suddiviso per l’80% ovvero 8 milioni e 968 mila euro, derivanti dall’applicazione dei coefficienti di ripartizione definiti dal Fondo Nazionale per la Montagna e per il 20%, 2 milioni e 242 mila euro a titolo di premialità. La stessa viene concessa laddove la Regione Autonoma della Sardegna provveda al cofinanziamento delle azioni da realizzare, per pari importo, con risorse finanziarie di diversa fonte.
“ Le risorse assegnate – specifica l’assessore Quirico Sanna – sono destinate a sostenere, a promuovere e realizzare interventi per le salvaguardia e la valorizzazione della montagna, nonché misure di sostegno in favore dei Comuni totalmente e parzialmente montani.”
“Le iniziative progettuali – sottolinea Sanna – devono far riferimento a quelle di tutela, promozione e valorizzazione delle risorse ambientali dei territori montani anche attraverso la realizzazione delle Green Community. Interventi volti alla creazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, compresi quelli idroelettrici. Misure di prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori montani. Progetti finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità e allo sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali, anche con riferimento alla filiera del legno. Misure di incentivazione per la crescita sostenibile e lo sviluppo economica o sociale dei territori montani, compresi interventi di mobilità sostenibile e interventi per l’accessibilità alle infrastrutture digitali e per il rafforzamento dei servizi essenziali, con particolare riguardo prioritario a quelli socio-sanitari e dell’istruzione. Infine iniziative volte a contrastare lo spopolamento dei territori.”
Per quanto attiene le modalità di coinvolgimento dei territori montani interessati alla candidatura delle proposte progettuali, l’Assessore Sanna, evidenzia che si intende proseguire nella direzione già tracciata, adottando un modello di “governance bottom up” che veda tutti gli attori pubblici e privati coinvolti nelle scelte strategiche del territorio e nella definizione di progetti di sviluppo in cooperazione con le strutture tecniche della Regione Sardegna, attraverso il consolidamento della metodologia della “coprogettazione”.
Tale modalità è stata anche recentemente confermata nel nuovo PR FESR 2021-2027, presentato alla Commissione europea, che declina l’approccio territoriale sia nelle aree urbane (Agenda Urbana) che nelle aree interne (PT e SNAI).
“L’Approccio Territoriale Integrato è al centro delle politiche territoriali della Regione Sardegna- sottolinea ancora l’esponente della Giunta Solinas – e si concretizza attraverso uno specifico supporto alle Comunità locali attraverso iniziative volte a sostenere la crescita della capacità amministrativa dei soggetti coinvolti nei percorsi di sviluppo e delle reti relazionali a fondamento della progettazione territoriale, con attività di accompagnamento alla crescita della capacità dei territori di co-progettare, gestire progetti complessi, migliorando la qualità istituzionale e la capacità amministrativa dei territori nell’approccio alle politiche territoriali di sviluppo”.
Il PRS affida tale compito al Centro regionale di Programmazione.
Specificatamente le Comunità locali attraverso le forme associative dei Comuni, saranno destinatari dei benefici del presente strumento finanziario. Verrà dedicata priorità alle associazioni di Comuni nelle quali sono presenti Comuni montani e parzialmente montani, ad esclusione delle aree urbane come definite dalla programmazione regionale. Particolari forme di premialità potranno essere favorite nella ripartizione dei fondi a quegli Enti territoriali a completamento di interventi a valere sulla programmazione e progettazione locale con particolare attenzione alle Green Community.