Cagliari. Approvati i criteri relativi alla concessione del contributo fitto casa per l’anno accademico 2022/2023 da assegnare a studenti sardi che frequentano corsi universitari in Sardegna o in Atenei ubicati fuori dalla Sardegna. Lo ha deciso la Giunta su proposta dell’assessore Andrea Biancareddu che ha destinato complessivamente 3 milioni e 800 mila euro. Per l’anno 2022 lo stanziamento viene destinato al competente Servizio dell’Assessorato della Pubblica Istruzione e agli Enti regionali per il Diritto allo Studio ERSU di Cagliari e di Sassari. I contributi possono essere erogati nella misura massima di euro 2 mila e 500 euro annui per studente. Possono beneficiare del contributo fitto-casa gli studenti “fuori sede” nati in Sardegna e residenti da almeno 5 anni, iscritti per l’anno accademico 2022/2023 a corsi accademici istituiti presso Università italiane, corsi accademici istituiti presso Scuole o Istituti che costituiscono il Sistema dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), corsi accademici istituiti presso le Scuole Superiori per Mediatori Linguistici. Corsi accademici istituiti presso una qualsiasi Facoltà delle Università Pontificie e corsi istituiti presso Università estere, autorizzate a rilasciare titoli di studio aventi valore legale sul territorio in cui operano e su tutta la Comunità Europea.
Gli studenti devono essere residenti in un luogo distante dalla sede del corso frequentato e che per tale motivo prendono alloggio a titolo oneroso nei pressi di tale sede, utilizzando le strutture residenziali pubbliche o altri alloggi di privati o enti per un periodo non inferiore a dieci mesi. Studenti il cui ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente del proprio nucleo familiare), con specifico riferimento alle “prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario”, non sia superiore a 35 mila euro. Studenti iscritti non oltre il 1° anno fuori corso. Iscritti al primo anno di un corso di Laurea e di un corso di Laurea Magistrale a ciclo unico con votazione del titolo di studio di Diploma di Scuola secondaria di secondo grado non inferiore a 70/100. Iscritti al primo anno di un corso di Laurea Magistrale con titolo di Diploma di laurea non inferiore a 90/110, studenti iscritti ad anni successivi al primo in possesso dei CFU (Crediti Formativi Universitari) minimi richiesti.
Per coloro che frequentano corsi di laurea fuori dalla Sardegna, in caso di parità di punteggio, all’interno della stessa graduatoria, saranno soddisfatte prioritariamente le richieste di coloro che frequentano corsi universitari la cui classe di laurea non sia presente negli Atenei sardi. In caso di ulteriore parità, saranno presi in considerazione, nell’ordine, il minor indicatore ISEE e la minore età.
Il contributo è cumulabile con i finanziamenti per la partecipazione ai programmi comunitari (Socrates e Erasmus), esclusivamente per i mesi trascorsi in sede.
Gli ERSU di Cagliari e di Sassari dovranno utilizzare gli importi loro assegnati, dando la priorità agli studenti risultati “idonei non beneficiari” nelle graduatorie per le borse di studio e il posto alloggio e predisporre la pubblicazione del Bando per l’anno accademico 2022/2023 a favore degli studenti fuori sede che frequentano corsi universitari in Atenei ubicati in Sardegna.
“Ricordo -sottolinea l’assessore Biancareddu – che sulla base del numero delle istanze presentate dagli studenti, si rileva un aumento delle domande idonee del 20% rispetto all’anno accademico precedente 2020/2021 e si prevede così un incremento delle domande anche per l’anno accademico 2022/2023.
Al competente Servizio dell’Assessorato – prosegue l’esponente della Giunta Solinas – andrà un finanziamento incrementato di 1 milione e 972 mila euro, necessario per garantire il contributo anche a tutti gli studenti idonei non beneficiari, studenti sardi che frequentano Università ubicate fuori dalla Sardegna.
Inoltre, considerato il costante incremento delle domande idonee anche nelle graduatorie degli Enti per il diritto allo studio universitario, ho proposto di lasciare le risorse non utilizzate dagli Enti nell’anno accademico scorso, come ulteriore importo per il finanziamento dei bandi degli stessi ERSU relativi al contributo fitto casa per l’a.a. 2022/2023.”