Sassari. Due giornate, per sette sessioni mattutine e pomeridiane, che consentiranno ai medici internisti ospedalieri un confronto di ampio respiro. Un’occasione per acquisire quegli elementi che, basati sulle evidenze scientifiche, possono permettergli di assolvere nel modo migliore il ruolo centrale nella cura dei pazienti complessi, sia in ospedale sia sul territorio. È il congresso regionale Fadoi, la Federazione associazione dirigenti medici ospedalieri internisti, che quest’anno, in occasione della ventesima edizione, si svolgerà per la prima volta a Sassari, il 28 e 29 ottobre, alla Camera di commercio di via Roma.
L’appuntamento sassarese, il 28 ottobre, ospiterà anche una sezione dedicata esclusivamente agli infermieri, organizzata come ogni anno in collaborazione con Anìmo, l’Associazione nazionale infermieri di medicina interna.
L’evento, patrocinato dall’Aou di Sassari e organizzato dalla Medicina Interna diretta da Francesco Bandiera, costituisce un tradizionale e partecipato momento di incontro e confronto sulle principali tematiche proprie dell’ambito internistico e si avvale di qualificati relatori in ambito regionale e nazionale. I lavori saranno aperti dagli interventi del presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Sassari Nicola Addis, quindi della rappresentante di Animo Rina Cossu, dal direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio Lorenzo Spano, del direttore sanitario dell’Aou Luigi Cugia e del presidente regionale Fadoi Sardegna Caro Andrea Usai.
«Le adesioni sono già alte – afferma Carlo Usai, presidente regionale Fadoi – e al congresso saranno presenti specialisti provenienti da tutto il territorio regionale. Abbiamo fatto il possibile per un coinvolgimento rappresentativo di tutti i territori.
«Come società scientifica – prosegue – vogliamo mettere in primo piano, inoltre, il ruolo dei giovani medici, sui quali dobbiamo investire perché sono il nostro punto di forza. Per questo motivo è auspicabile la partecipazione di tutti i giovani specialisti e specializzandi che lavorano in Sardegna».
A rompere il ghiaccio sarà un ospite particolare, Stefano Sardara, che parlerà dell’importanza della “valorizzazione del capitale umano: costruire una ‘squadra di lavoro’. L’intervento del patron della Dinamo basket sarà un’occasione di riflessione e di spunto in un momento storico “particolare” come quello della pandemia da Covid-19.
Questa prima sessione, dedicata appunto alla pandemia, consentirà di parlare anche dell’organizzazione di un ospedale dopo l’emergenza sanitaria che viviamo ormai da due anni e dell’evoluzione dei vaccini.
Le sessioni successive proporranno alcune tematiche classiche della Medicina Interna come quella epatologica, infettivologica, cardiovascolare, pneumologica e delle malattie rare. Tutte le sessioni saranno intervallate da letture magistrali tenute da esperti nazionali, tra queste si segnala quella Dario Manfellotto presidente nazionale Fadoi e direttore del Dipartimento medico e Medicina interna del Fatebenefratelli di Roma, che parlerà di comunicazione in sanità, principio fondamentale nella professione medica.
Nella serata del 28 ottobre due gli argomenti clou della sessione dedicata al Pnrr e Sanità. Il primo argomento sarà dedicato alla riforma del DM 77 sulla riorganizzazione della sanità territoriale. In questo ambito il medico internista rappresenta un naturale punto di collegamento fra la sanità territoriale e quella ospedaliera che, per molto tempo, sono state viste come due entità separate.
Concluderà la serata la tavola rotonda che vedrà la partecipazione di Fulvio Moirano, Antonio Spano e Massimo Temussi.
Infine, nella sessione pomeridiana del 28 ottobre dedicata esclusivamente agli infermieri, si svilupperanno i temi legati alle strategie per la prevenzione quindi al territorio, all’ospedale e alle responsabilità professionali.