“Oggi acceleriamo in maniera significativa il processo di efficientamento e modernizzazione infrastrutturale cominciato all’inizio della Legislatura e volto ad affrontare in maniera decisa e concreta quel gap infrastrutturale che è anche causa di mancato sviluppo per la Sardegna e, indirettamente, di esodo giovanile e spopolamento dei territori”. Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas che oggi ha firmato un Protocollo d’intesa con il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), Enrico Giovannini, l’Amministratore Delegato di Anas Spa, Aldo Isi, e l’Amministratrice delegata di RFI, Vera Fiorani (entrambe società del Polo Infrastrutture del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) per lo sviluppo della mobilità ferroviaria e stradale in Sardegna.
Nello specifico, il Protocollo prevede la costituzione di un Gruppo di lavoro per definire un piano di possibili interventi volti a migliorare la mobilità ferroviaria e stradale sarde in un’ottica di intermodalità, potenziando i collegamenti tra le città, le aree produttive e i porti. “La costituzione di un tavolo di lavoro ad hoc che coinvolge i soggetti istituzionali direttamente interessati allo sviluppo delle infrastrutture – prosegue il Presidente Solinas – è un altro significativo passo che ci avvicina agli obiettivi prefissati, in primis quello di dotare la nostra Isola di collegamenti sicuri e vie di accesso efficienti che dai territori più interni e marginali portino alla costa e all’asse viario principale, ma anche incidere sulla mobilità ferroviaria e stradale in un’ottica di intermodalità, potenziando i collegamenti tra le città, le aree produttive, i centri nevralgici sardi e i porti”.
Il Gruppo di lavoro dovrà monitorare e facilitare l’effettiva realizzazione delle opere ferroviarie e stradali già previste e finanziate; procedere a eventuali aggiornamenti progettuali; identificare ulteriori azioni da intraprendere nel prossimo futuro per migliorare i collegamenti ferroviari e stradali tra le diverse aree dell’Isola, nel rispetto dei criteri di sostenibilità economica, sociale e ambientali fissati dal Ministero nelle linee-guida recentemente adottate. Il Gruppo di lavoro dovrà completare le attività entro sei mesi, anche per valutare l’eventuale utilizzo del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 e di fondi nazionali.