Quante volte capita di definire la propria vita “ingiusta” o, più metaforicamente, “una serie di sfortunati eventi”? Sicuramente molte, la macchina che non parte, un amore che finisce prematuramente, la promozione che viene data a qualcun altro e così via. Ce n’è davvero per tutti.

Certo, purtroppo a volte la sorte ha in serbo per gli esseri umani dei tiri davvero mancini, ma nel caso che vi andiamo a raccontare, se non fosse per il CEO di William Hill, allora ci sarebbe stato davvero da mettersi le mani fra i capelli. Cerchiamo quindi di andare avanti con un po’ di ordine.

Una scommessa in anticipo su Federer

Correva l’anno 2003 ed un giocatore inglese, tale Nick Newlife, decide di tentare la sorte scommettendo sulle gesta del suo idolo del tennis, il campionissimo Roger Federer. Una scommessa non come tutte le altre, possiamo dire che forse “ci vedeva un po’ più lontano” visto che si è basata non su dei match imminenti, ma su delle partite che si sarebbero disputate dopo anni.

Ma forse la fiducia di Newlife era davvero degna di note perché, ricordiamolo nel 2003, punto la bellezza di 1.520 sterline tramite William Hill sul record del tennista a Wimbledon. Una serie di eventi che, se si fossero concatenati nella giusta maniera, gli avrebbero fruttato più di 100.000 sterline (al cambio attuale circa 120.000 Euro).

Ah, a proposito, il Wimbledon in questione sarebbe stato quello del 2020 e le vittorie di Federer ci sono state. A questo punto si dovrebbe festeggiare, stappare lo spumante e così via, ma si verifica un problema lungo il tragitto.

Nel 2009 infatti, a soli 59 anni, il “previdente” giocatore Nick Newlife muore, ma non prima di aver dato delle istruzioni precise. In caso di prematura dipartita la somma che avrebbe dovuto intascarsi, che per la precisione ammonta a 101.840 sterline, sarebbe stata devoluta in beneficenza all’Oxam International per sostenere la sua causa contro la povertà.

Una cifra che si è poi sommata alle 37.000 sterline che Newlife aveva già vinto puntando sul fatto che Federer si sarebbe portato a casa 14 Grandi Slam. Come ricordato da Graham Sharpe, portavoce di William Hill, alla stampa “Nick Newlife era un giocatore appassionato di sport, e in particolare di tennis: i suoi giocatori preferiti erano Roger Federer e Andy Roddick e lo sfortunato scommettitore aveva scommesso sui successi a Wimbledon dei due atleti. Purtroppo Newlife è morto prima che Federer centrasse la settima vittoria a Wimbledon”.

Purtroppo Newlife non è più tra di noi, ma di sicuro molte persone ricorderanno il suo gesto. Un gesto legato alle imprese di uno dei più grandi eroi del tennis di questi ultimi anni, Roger Federer, un campione che da poco ha salutato le scene, una decisione già annunciata visto che non giocava da almeno un anno, ma che ha lasciato un segno indelebile tra i tanti colleghi e gli innumerevoli tifosi.

Il saluto di Federer al mondo del tennis

Siamo verso la fine di settembre 2022 e, alla O2 Arena di Londra, si sta tenendo uno dei più importanti incontri che la storia della Laver Cup abbia mai visto. In occasione dell’evento da lui stesso fondato oramai cinque anni fa, Roger Federer impugna la racchetta in pubblico assieme all’amico e rivale Rafael Nadal.

Forse è stato quel ginocchio che non si è mai del tutto ripreso, forse l’emozione, forse il fatto che non giocava da circa un anno, ma l’incontro è stato vinto dagli statunitensi Frances Tiafoe e Jack Sock. Una sconfitta segnata dalle lacrime per Federer e Nadal, ma non per aver perso, ma per una carriera sportiva di tutto rispetto che è alla fine giunta al termine.

Una decisione che, a quanto pare, era già stata presa in estate perché il ginocchio infortunato non aveva dato i miglioramenti sperati. L’unica e sofferta decisione per il tennista svizzero, arrivato a questo punto, è stata dunque quella di appendere la racchetta al chiodo e concedersi l’ultima giocata in pubblico.

In una lunga intervista lo sportivo elvetico ha voluto dire grazie ai suoi fan dichiarando che “i miei tifosi sono invecchiati insieme a me. Senza il supporto della gente, non avrei mai provato tutte queste emozioni. Mi mancherà moltissimo interagire con i tifosi e tutto il resto. Ho sempre adorato viaggiare per il mondo e giocare a tennis, infatti nella mia lettera ho scritto che non è un addio. Per me era importante sottolineare che non mi allontanerò dal tennis. Le persone avranno la possibilità di rivedermi in giro, anche se in una veste diversa. E chissà se si ricorda di quella strana scommessa!