Sassari. Divulgare un genere a cui il territorio è poco abituato e dare visibilità alla Sardegna grazie all’inserimento in una consolidata rete internazionale di eventi dedicati alla musica “colta”, intesa come quella composta in Europa tra il Medioevo, il Rinascimento, il XVII e la prima metà del XVIII secolo ma anche come insieme di musiche di cui si era interrotta da secoli la tradizione esecutiva. Sono gli obbiettivi del festival internazionale di musica antica “Note Senza Tempo”, giunto alla IV edizione, che prenderà il via a Sassari venerdì 30 settembre e fino a sabato 17 dicembre proporrà affascinanti esibizioni di artisti di grande fama mondiale e metterà in luce il talento di numerosi giovani musicisti ancora in formazione.
La magia della musica antica, attraverso concerti, convegni e conferenze aperte a professionisti e appassionati, risuonerà non solo nel principale teatro della manifestazione, il complesso monumentale di Santa Maria di Betlem di Sassari che ospiterà tutti i concerti, ma anche nella bellissima chiesa romanica di Nostra Signora della Pazienza a Uri.
“Note Senza Tempo” è organizzato dall’associazione culturale Dolci Accenti con il patrocinio dei Comuni di Sassari e Uri e della Regione Autonoma della Sardegna, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Camera di Commercio di Sassari che lo supporta attraverso il progetto di promozione turistica e culturale “Salude & Trigu”. La direzione artistica è affidata a Daniele Cernuto.
Il cartellone completo che prevede sei concerti, una conferenza e due masterclass, è stato presentato questa mattina nella sede dell’ente camerale dal presidente dell’Aps Dolci Accenti alla guida della macchina organizzativa Calogero Sportato, dall’assessora alla cultura del Comune di Sassari Laura Useri, dal sindaco Uri Matteo Emanuele Dettori, e da Antonella Viglietti referente del progetto Salude&Trigu.
“Ci siamo lasciati alle spalle due anni tremendi ma siamo riusciti sempre a dare continuità al nostro festival – hanno sottolineato gli organizzatori – ogni anno accettiamo la sfida di realizzare con pochissime risorse economiche un festival di musica antica che possa proiettare Sassari nella dimensione internazionale che merita”.
Tra le novità della IV edizione vi è la partenza del “Note Senza Tempo: Sassari Youth Early Music Festival” dedicato ai giovani talenti e il taglio del nastro dell’Accademia di musica antica Cristóbal Galán, un luogo dove i ragazzi possono studiare la musica antica e la sua prassi esecutiva con docenti di chiara fama. Fino ad ora sono coinvolti circa 25 giovani musicisti.
“Il motore del nostro festival sono i giovani – ha detto Calogero Sportato – per questo puntiamo sulla formazione e sulla divulgazione e ci poniamo come vetrina perché anche i ragazzi che hanno scelto di studiare e di vivere fuori dall’isola possano tornare ed esibirsi nella propria terra”. “Valorizzazione del territorio e coinvolgimento dei giovani. Sono i due pilastri – ha sottolineato l’assessora Laura Useri – che rendono l’amministrazione comunale felice di supportare questa manifestazione”.
A dare l’avvio ufficiale al festival, venerdì 30 settembre, sarà la conferenza “J.S. Bach dal liuto alla chitarra” in programma alle 10:30 nell’Auditorium del liceo musicale “D.A. Azuni” di Sassari in via De Carolis. La musicologa Maria Borghesi, la chitarrista Renata Arlotti e il liutista Calogero Sportato proporranno un viaggio nel mondo delle opere del compositore tedesco scritte appositamente per il liuto e che nell’era moderna sono spesso diventate parte del repertorio per chitarra.
Il giorno seguente, sabato 1 ottobre, alle 20:30, la chiesa di Santa Maria di Betlem ospiterà il primo concerto della manifestazione che avrà come protagonisti i docenti dell’Accademia di musica antica intitolata al musicista Cristòbal Galán, Cipriana Smarandescu al clavicembalo e Andrea Riderelli, voce narrante.
Il Festival sabato 15 ottobre si sposterà a Uri dove la chiesa romanica di Nostra Signora della Pazienza farà da cornice al concerto dell’ensemble La Scordatura formata da Attilio Motzo al violino barocco, Alessandra Artifoni al clavicembalo, Calogero Sportato alla tiorba, arciliuto e chitarra barocca. Il trio proporrà un raffinato programma dedicato alla tecnica della scordatura che prevede l’uso di accordature dello strumento diverse da quella ordinaria per ottenere un particolare effetto timbrico.
“Partecipare a un evento di respiro internazionale – ha detto il sindaco di Uri Matteo Dettori – è un passo importante nel cammino che punta ad ampliare il ventaglio dell’offerta culturale del comune di Uri attraverso la valorizzazione di luoghi come la chiesa di Nostra Signora della Pazienza, messa a disposizione grazie alla collaborazione del parroco don Gianni Nieddu e dell’associazione culturale Paulis”.
Sabato 5 novembre si tornerà a Sassari e sarà la volta del Collegium Pro Musica con Stefano Bagliano ai flauti, Andrea Coen al clavicembalo e Mariagrazia Liberatoscioli, testi e voce. L’ensemble eseguirà Il programma “O felici occhi miei”, un reading-concert costruito intorno al mito di Narciso dove si intrecciano musica, parole e immagini. L’orchestra fondata nel 1990 è specializzata nel repertorio musicale barocco eseguito secondo lo stile dell’epoca e con l’uso di copie di strumenti originali.
La kermesse proseguirà venerdì 18 e sabato 19 novembre nella biblioteca francescana di Santa Maria di Betlem con delle masterclass di violino barocco e di clavicembalo tenute, rispettivamente, da Tommaso Luison e Willem Peerik. Nella serata di sabato i due musicisti si sposteranno nella chiesa di Santa Maria dove saranno i protagonisti del concerto “Venezia, l’Adriatico e la Mitteleuropa” attraverso cui proporranno un originale viaggio nel Vecchio Continente incentrato su varietà di stili, utilizzo della tecnica della “scordatura” e melodie popolari del XVII e XVIII secolo.
La settimana successiva, sabato 26 novembre, è in programma lo spettacolo della Corale Santa Cecilia diretta da Matteo Taras. Il concerto sarà diviso in due parti, la prima monteverdiana vedrà protagonista la voce del soprano Valentina Satta accompagnata alla tiorba da Calogero Sportato. Nella seconda parte sarà eseguit il “Magnificat” di Francesco Durante.
Il 17 dicembre la Dolci Accenti Ensemble chiuderà il festival con “Stulichi e il manoscritto di Napoli”. Jana Bitti al flauto traverso, Daniele Cernuto alla viola da gamba, Luca Virgilio al clavicembalo e Calogero Sportato, alla tiorba, arciliuto e chitarra, con sonate inedite renderanno omaggio all’opera di Antonio Stulichi, la cui biografia è quanto mai scarna. Vissuto nel XVIII secolo si suppone sia stato un violinista e “napolitano” come recita l’intestazione che si trova sul frontespizio dell’op.1, raccolta pubblicata intorno al 1740.
Nella costruzione e nella creazione di tutto il progetto, “Note Senza Tempo” può contare su un incredibile lavoro di squadra che coinvolge circa venti giovani musicisti under 25 a dimostrazione di come la musica antica sia un genere capace di appassionare e attrarre un pubblico variegato.
L’APS musicale “Dolci Accenti” dal 2004 promuove la divulgazione della musica non solo tramite l’organizzazione di Festival, ma anche attraverso stagioni concertistiche, conferenze-concerto, progetti discografici, mostre, incontri culturali e laboratori musicali riservati ai più piccoli.