Non è un campionato facile per il Cagliari di Walter Mazzarri. La squadra, in questo momento, si trova penultima in classifica, a pari punti con l’ultima Salernitana. Proprio contro la formazione campana il Cagliari ha giocato la sua ultima partita in campionato, finita con il risultato di 1-1, nonostante un dominio quasi assoluto nei 90 minuti. I siti scommesse in Italia, esaminati da Sportytrader, erano certi di una vittoria dei sardi che al novantesimo si sono fatti raggiungere dal gol di Bonazzoli.
Ecco dunque che mister Mazzarri ha voluto un faccia a faccia con i propri giocatori. Fonti rivelano come il tecnico non sia stato molto tenero con i suoi, rimanendo composto e senza urla. Ha voluto capire il perché di un atteggiamento debole dopo una partita praticamente dominata. Quel che è certo è che il Cagliari caratterialmente è troppo debole per affrontare questa competizione e sta pagando a caro prezzo ogni singolo errore. Già nella gara contro il Venezia si è visto lo stesso andamento di quella contro la Salernitana: pari dei lagunari al 91esimo. Due vittorie meritatissime che però non sono arrivate, perdendo di fatto quattro punti fondamentali nella rincorsa alla salvezza. Il tecnico ieri ha usato bastone e carota. Ha sottolineato senza fronzoli gli errori fatti sul campo sia nelle giocate che nell’atteggiamento mentale. Ma ha anche provato a tirare su il morale del gruppo, abbastanza basso dopo l’ennesima cocente delusione .
Analizzando quanto accaduto fino ad ora, gli otto punti raccolti in quattordici gare sono un po’ troppo pochi per il Cagliari e disegnano il fallimento del club. Con questo ritmo sembra inevitabile la retrocessione nell’inferno della Serie B. Le altre squadre stanno correndo a più non posso e a lungo andare risulterà difficile raggiungerle, specialmente se la forbice si allarga. Servono punti e prima della fine del girone di andata bisognerà collezionare dai 15 ai 17 punti, forse troppi per questo Cagliari. Inoltre si aggiungono anche i problemi che hanno colpito la squadra: infortuni, sfortuna…tutti fattori che hanno portato a questa situazione, senza dimenticarci del fatto che i Sardi in questa stagione non sono mai riusciti a non subire reti. Un problema che principalmente ha contribuito a far scivolare la squadra in fondo come fanalino di coda di una classifica dominata dal Napoli. La squadra in più circostanze si è dimostrata molle, in balia degli avversari e senza un’idea precisa di gioco. Bisogna però ricordare che la “porta aperta” non riguarda solamente difesa e portiere, ma tutta la squadra, perché il collettivo incide sul match e le lacune in fase di non possesso sono troppe, come ampiamente visto contro la Salernitana.
Ora ci sono tre partite in trasferta e due in casa prima di concludere il girone di andata. Vietato perdere, bisognerà fare sempre punti, cercando di non guardare chi si ha di fronte. Le trasferte cominciano martedì a Verona con l’Hellas, mentre le altre sono a Milano e Torino con Inter e Juventus. Alla Unipol Domus arriveranno Torino e Udinese. Inutile dire che nei match casalinghi c’è un solo risultato a disposizione, ovvero la vittoria.