Sardegna. Su impulso della presidente della Regione, Alessandra Todde, come ribadito in un primo incontro lo scorso 28 maggio, in cui ha riaffermato la volontà dell’Esecutivo e della coalizione di dare attuazione al Comparto unico Regione – Enti Locali, si è riunita, ieri, la Cabina di regia come previsto dalla delibera di giunta approvata lo scorso mese di dicembre. Alle dichiarazioni di intenti seguono, quindi, l’avvio delle fasi operative.

La Cabina di regia è composta dagli assessori degli enti locali, finanze e urbanistica, Francesco Spanedda (coordina il tavolo), della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Giuseppe Meloni e degli affari generali, personale e riforma della Regione, Maria Elena Motzo. Prende avvio un processo complesso il cui successo non può prescindere dal più ampio confronto e condivisione con chi meglio conosce e rappresenta gli enti locali sardi. Per questa ragione, la prima decisione della Cabina di regia è stata quella di ampliare la sua composizione alle rappresentanze degli enti locali: Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) e ANCI Sardegna. Allo stesso modo la Cabina di regia definirà forme di coinvolgimento e confronto costanti con le organizzazioni sindacali e i comitati che da anni si spendono per l’attuazione del comparto unico.

Il primo impegno assunto dalla Cabina di regia è stato l’avvio di una ricognizione su dati certi e certificati del numero di lavoratori interessati e sugli inquadramenti contrattuali per stabilire, precisamente, il costo dell’attuazione del comparto unico regionale, base essenziale per ogni successivo intervento. Nel corso dell’incontro sono stati analizzati anche i primi dati a disposizione per una attenta analisi sulle azioni da intraprendere in futuro. A breve sarà convocato il Tavolo tecnico attuativo, organo tecnico, con lo scopo di definire un cronoprogramma puntuale delle fasi di lavoro, utile ad acquisire un quadro esauriente delle implicazioni economiche, giuridiche e organizzative relative al Comparto unico. Il cronoprogramma, e le sue fasi attuative, sarà condiviso innanzitutto col Consiglio regionale e, come da impegni assunti, con i comitati dei lavoratori e le organizzazioni sindacali.