Enrico Rizzi

 

Sono abituato alle minacce, le ho dovute mettere in conto a seguito della mia attività in difesa degli animali, ma quelle che si stanno succedendo in questi giorni sono di preoccupante pesantezza”. Lo ha detto Enrico Rizzi, attivista per i diritti degli animali che ha denunciato i presunti autori del lancio di un gattino nel vuoto avvenuto a Lanusei, un fatto che ha scosso l’Italia intera.

Dopo l’annuncio della manifestazione di protesta organizzata da Rizzi a Ilbono domenica 14 alle ore 18.00, più soggetti si sono scatenati minacciando di “attendere” Rizzi per “staccare la testa”, “fare la festa” e promesse di “uomo morto”, ovviamente con una scarica di “pallettoni”.  Poi ancora minacce alla famiglia e altre pesanti intimidazioni rivolte all’influencer animalista che già nel passato ha dovuto subire il ritrovamento di animali impiccati e colpi di fucile esplosi dietro la sua abitazione, tanto da essere ormai da tempo sottoposto a tutela di polizia.  Rizzi, però, sottolinea un altro aspetto per altri versi non meno preoccupante. “Anche in occasione di questo barbaro gesto – ha affermato l’influencer – ho appreso di dichiarazioni da parte del mondo politico, del tutto inutili come la costituzione di parte civile per un ipotetico processo che se mai sarà istruito dovrà fare i conti con una legge contro il maltrattamento degli animali che fa acqua da tutte le parti. Oltre alla denuncia – ha aggiunto Enrico Rizzi – io ci metto la faccia, direttamente ove è avvenuto l’orrendo gesto”.

Rizzi, originario della provincia di Trapani ma da tempo residente a Roma, ha ricevuto la solidarietà dell’onorevole Ismaele La Vardera, Vice Presidente della commissione antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana, e di Francesco Emilio Borrelli, deputato al Parlamento nazionale per i Verdi. “Vedo nelle minacce che ho ricevuto, la stessa arroganza e indifferenza che ha scaraventato, tra le risate, il povero gattino nel vuoto. Una cosa, però, deve essere chiara. Ho notato in questi giorni esternazioni come minimo inopportune contro la Sardegna. Frasi dalle quali mi dissocio totalmente. La Sardegna – ha concluso Enrico Rizzi – è una terra meravigliosa e a testimoniarlo sono anche i moltissimi Sardi che in queste ore si stanno mettendo in contatto con me. Sarò assieme a loro, alla parte migliore di una Regione che però chiede pene severe e certe per chi commette atti orrendi come quello occorso al gattino, a iniziare da una nuova legge che punisca veramente chi maltratta o uccide gli animali”.