Sassari. Giornata piena di appuntamenti, incontri, visioni e ascolti allo Spazio Bunker, in via Porcellana 17, a Sassari, di sabato 29 giugno per la terza giornata del festival di cinema documentario e fotografia Asincronie organizzato dal collettivo di fotografi e filmaker 4Caniperstrada. Si inizia alle 10 di mattina con il laboratorio di fotografia documentaria e manipolazione di Alessia Rollo, fotografa e artista visiva leccese che da anni porta avanti una ricerca sul Mediterraneo e il Sud Italia, e che al Bunker espone anche la mostra “Parall Eyes”. Alle 19 inizia la proiezione di quattro cortometraggi della selezione OFF, provenienti da Italia, Olanda e Belgio.

Infine, alle 21, l’incontro con il giornalista radiofonico Daniel Paul Bilenko e la versione live del suo “Una bomba di Madonna”, un audiodocumentario satirico che prende spunto da uno sconcertante dipinto del XVII secolo, raffigurante la Battaglia di Lepanto, in cui si vede una Madonna intenta a lanciare bombe, per parlare di vecchie e nuove guerre di religione.

Le proiezioni della sezione OFF, tutte in lingua originale con sottotitoli (ingresso gratuito fino a esaurimento posti). Il primo corto in visione, “Mother Mare” della filmaker Elisa Chiari, è girato nell’isoletta estone di Khinu, sede dell’unica comunità matriarcale al mondo, la cui cultura è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

Con il corto che arriva dall’Olanda “Hazy Earth”, le autrici Anastasija Pirozenko e Femke Janssen tracciano il ritratto onirico di una città e dei suoi strani rituali, mentre “See Forever” del filmaker belga Paul-Émile Baudour si interroga su come siano cambiate le immagini turistiche di New York scattate dall’alto dopo il crollo delle Torri Gemelle. Infine, “Un respiro parziale ma intero” di Lorenzo Spinelli è un gesto d’amore nei confronti della grande poetessa Patrizia Cavalli, in cui l’autore dialoga con le sue poesie e con le immagini d’archivio che la ritraggono.

Daniel Paul Bilenko è giornalista alla Radiotelevisione svizzera di lingua italiana e autore free-lance. Al festival porta la versione live del suo podcast “Una bomba di Madonna” (h.21, ingresso gratuito fino ad esaurimento posti), che prende spunto da una bizzarra raffigurazione della Battaglia di Lepanto, all’interno della Chiesa di Santa Maria di Pazzalino, a Lugano, in Svizzera, in cui si vede una Madonna con in braccio un Bambino passare delle piccole bombe rotonde a un angioletto che, impassibile, le lascia cadere sulla flotta musulmana.

Prendendo spunto da questo affresco surreale, che fa pensare a un’opera di Bansky più che alla tipica iconografia cattolica, Daniel Paul Bilenko ha realizzato un audiodocumentario che riflette sugli “scontri di civiltà” e le “guerre fratricide” passate e presenti.

“Il problema è che è scoppiata una guerra in Ucraina», spiega Daniel Paul Bilenko. «il mio cognome è Bilenko e i miei nonni paterni erano di Odessa: e mi rendo conto – anche se la cosa inizialmente è come inconscia – di non riuscire più a sorridere davanti a un disegno di 400 anni fa dove la Madonna sgancia bombe in testa a uomini quando a 2’000km a nord est imperversa una guerra.”