Caterina Murino (foto di Barbara Rosenthal)

Arzachena.  Si è tenuto ieri 11 giugno, nella suggestiva location della Piazzetta di Porto Cervo, l’incontro organizzato dal Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica, patrocinato dal Comune di Arzachena e fortemente voluto dall’attrice sarda di fama internazionale Caterina Murino. L’evento ha visto partecipazione delle istituzioni locali, in primis quella del sindaco Roberto Ragnedda.
«La Sardegna rischia di diventare una landa industriale in nome di una contradditoria transizione energetica, che ha il solo scopo di generare profitto: non è una battaglia che può essere liquidata in modo

Incontro contro la speculazione energetica a Porto Cervo (foto di Barbara Rosenthal)

superficiale, parlando di ‘ambientalismo’», così la moderatrice, Maria Antonietta Pirrigheddu, sintetizza ciò che sta accadendo in Sardegna.
Grande impatto emotivo ha suscito l’appassionato intervento di Caterina Murino: «Chi ha avuto la follia di svendere questa terra? A chi?» E continua con un appello: «Io chiedo ai sardi, agli artisti sardi, di aiutarci… Fermamente dobbiamo dire no tutti insieme!».
Sono intervenuti, oltre al sindaco, il vice-presidente e amministratore delegato del Consorzio Costa Smeralda, Mario Ferraro; il naturalista Mirko Piras del Comitato per la biodiversità dell’Anglona; Gianni Monteduro del Coordinamento Gallura; Maria Grazia Demontis, che ha portato il saluto

del Coordinamento dei Comitati sardi; la neo presidente dell’ANCI Daniela Falconi; l’assessore di Sant’Antioco Luca Mereu. In particolare il dr. Mario Ferraro ha osservato come lo sviluppo delle energie rinnovabili non possa interferire con le fondamentali economie del territorio: «La Gallura vive di turismo, il cui indotto incide per oltre il 60% sul Pil. È evidente il conflitto». Maria Grazia Demontis incalza: «Questa è una lotta per la libertà di tutta la Sardegna, che sta subendo un vero e proprio assalto. La nostra terra, spesso definita povera e senza possibilità di sviluppo, ha subito vessazioni dal Settecento ad oggi. Abbiamo dato tanto, anzi, ci è stato preso tanto. Oggi il popolo è consapevole e ha deciso di non piegare più la testa, ma di prendere tra le mani il proprio destino».
Il prossimo appuntamento, importantissimo, è per sabato 15 giugno a Saccargia, luogo simbolo del saccheggio di Stato. In occasione della Giornata Mondiale del Vento, tutti i comitati sardi in difesa del territorio danno appuntamento a “È-Vento di Saccargia”, una grande mobilitazione di popolo contro la speculazione energetica in Sardegna, per difendere l’Isola dall’assalto eolico. Il luogo scelto è emblematico delle priorità distorte che questa transizione energetica all’insegna del profitto sta perseguendo: la basilica di Saccargia è infatti minacciata da un enorme impianto eolico, marchiato Erg, finito al centro di una contesa davanti ai giudici amministrativi. Il Consiglio di Stato ha dato il via libera, perché considera “preminente” l’interesse per le rinnovabili rispetto a quello della tutela del bene archeologico. Musica, dibattiti, animazione: tutto per urlare il nostro “No” all’assalto speculativo della nostra terra.